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D: Spiegare il modello delle curve ad S per lo studio della diffusione dell'innovazione

R: Le curve ad S sono uno strumento per l'analisi dei trend logici. Esse mettono in relazione l'impegno di una determinata impresa per un determinato prodotto (in termini di risorse investite) e le performance di quest'ultimo. Sull'asse delle X troviamo l'impegno e sull'asse Y il tasso di performance tecnologica. Possiamo distinguere nel grafico tre fasi:

  1. Fase di fermento: il miglioramento delle performance è lento perché ancora la conoscenza della tecnologia è parziale.
  2. Fase di sviluppo: il miglioramento della performance diventa più rapido perché è aumentata la conoscenza della tecnologia è aumentata.
  3. Fase di maturità: la tecnologia si avvicina al proprio limite naturale e quindi la curva tende ad appiattirsi.

D: Definire il concetto di innovazione radicale e incrementale fornendo un esempio per ciascuna delle due categorie.

R: Le innovazioni radicali e incrementali riguardano l'intensità e il grado di ampiezza delle innovazioni. La definizione è stata data da Anderson e Tushman.

Un innovazione radicale (o fondamentale) è quella che punta a cambiare in modo fondamentale un prodotto già esistente, quindi punta a cambiare radicalmente il modo di vivere di una comunità e a volte anche la sua cultura. Un esempio di innovazione radicale è l'introduzione del telefono.

Un innovazione incrementale (o marginale) è quella che punta a cambiare in modo marginale un prodotto già esistente. Un esempio di innovazione incrementale è l'Iphone 14, che rispetto al 13 presenta poche differenze importanti.

D: Definire il concetto di marchio e spiegarne i requisiti di validità

R: Un marchio o trademark serve a proteggere parole o altri segni distintivi relativi ad un prodotto. Il marchio deve essere depositato e deve soddisfare dei requisiti:

  • novità
  • essere vero
  • essere lecito
  • avere una capacità distintiva

Un marchio ha una durata potenzialmente infinita, ma deve essere rinnovato ogni 10 anni. Si può fare una distinzione tra marchio debole e forte:

  • debole: fortemente legato al prodotto in vendita (es. Melinda vende mele)
  • forte: completamente slegato dal prodotto in vendita (es. Apple che non vende mele o Nike)

Questa distinzione è valida al livello giuridico e non fornisce alcuna valutazione del brand/azienda.

Inoltre il marchio viene registrato solo per alcune categorie merceologiche, quindi i diritti sul prodotto sono valide solo per quelle categorie. (es. può esistere un'altra 'Apple' che vende mele e non telefoni)

D: Definire i principali strumenti di protezione della proprietà intellettuale descrivendone le principali caratteristiche e differenze

R: I principali strumenti per la protezione della proprietà intellettuale sono:

  • Marchio: protegge le parole o altri segni distintivi di un prodotto. Deve essere depositato e ha durata potenzialmente illimitata, ma deve essere rinnovato ogni 10 anni. Deve rispettare dei requisiti: deve essere nuovo, vero, lecito e deve avere capacità distintiva

  • Brevetto: è un monopolio concesso dallo stato su una nuova invenzione. Il brevetto deve essere depositato presso l'ufficio statale (per esempio in Europa è EPO) e ha una durata nel tempo (20 anni) e nello spazio (lo Stato presso il cui ufficio è stato presentato).

  • Copyright: protegge le opere dell'ingegno creative. Non necessariamente deve essere depositate. Il diritto d'autore nasce con l'invenzione e ha durata fino alla morte dell'autore più 70 anni.

  • Design: protegge le caratteristiche estetiche di un prodotto, deve essere depositato e ha una durata di 25 anni

  • Segreto industriale: informazioni tenute segrete all'interno dell'azienda, serve a trarre vantaggio se l'ambito competitivo è ampio e frammentato (es. Coca Cola). Non è uno strumento per proteggere la proprietà intellettuale, ma più che altro per evitare che delle informazioni di valore non vengano divulgate; infatti a tale scopo vengono fatti firmare degli accordi di riservatezza.

D: Spiegare il modello di Anderson e Tushman sulle dinamiche di innovazione

R: Anderson e Tushman hanno riscontrato che le fasi dovute alle discontinuità tecnologiche sono cicliche:

  • Era di fermento: competizione tra i vari modelli e disegni alternativi, fino alla scelta di un disegno dominante
  • Era incrementale: il disegno dominante diventa il punto di partenza per i miglioramenti incrementali.

Col tempo il progresso tecnologico migliora e arriva una nuova discontinuità tecnologica che coincide con l'ingresso di una nuova curva ad S che ripete con lo stesso andamento ciclico.

D: Fornire un esempio per ciascuna delle seguenti categorie di innovazione: (i) radicale, (ii) modulare e (iii) competence enhancing, motivando la scelta

R:

  • Un esempio di innovazione radicale è l'introduzione del telefono perché ha cambiato il modo di vivere delle persone, velocizzando il contatto tra di loro notevolmente rispetto a prima.

  • Un esempio di innovazione modulare è l'applicazione di un motore elettrico ad una bici perché di fatto è stato aggiunto un nuovo componente, ma la struttura generale della bici rimane la stessa.

  • Un esempio di innovazione competence enhancing è un'azienda di software che introduce un nuovo software che è più facile da usare o più potente rispetto ai software esistenti. Questa innovazione si basa sulle competenze tecnologiche esistenti dell'azienda, ovvero la sua capacità di sviluppare e distribuire software.

D: Spiegare il significato del termine "Chasm" nei modelli di diffusione di un'innovazione

R: Il termine 'Chasm' nei modelli di diffusione di un'innovazione indica l'Abisso di Moore, ovvero quello che si trova tra gli Early Adopters e la Maggioranza Anticipatrice.

Questo abisso rende una tecnologia marginale nella società, ma può essere evitato seguendo alcune linee guida:

  • avere una chiara value proposition e un sistema completo di prodotto

  • focalizzarsi prima su una nicchia di mercato (strategia testa di ponte) e poi pensare alla diffusione più ampia sul mercato (strategia di marketing verticale)

  • focalizzarsi su clienti fortemente motivati all'acquisto

D: Spiegare il concetto di Minimum Viable Product

R: Il Minimum Viable Product o MVP è uno strumento per la prototipazione e sperimentazione. Rappresenta il prototipo più semplificato del prodotto da presentare ai clienti per ottenere dei feedback. L'obiettivo è quello di accelerare la curva di apprendimento e di testare e validare le idee del prodotto.

D: Definire il concetto di regime di appropriabilità

R: Riguarda la capacità di rendere propria un'invenzione. Se il regime di appropriabilità è forte, allora è più facile limitare l'imitazione e avere alti guadagni, in quanto indica la capacità di un'impresa di trattenere per sé le rendite generate dai propri processi innovativi. Un'innovazione di prodotto ha un regime di appropriabilità più debole rispetto ad un'innovazione di processo, infatti la prima è più facilmente replicabile rispetto alla seconda.

D: Descrivere i vantaggi della prima mossa

R: I first mover sono coloro che investono prima di tutti in una nuova tecnologia e i loro vantaggi sono:

  • maggiore libertà in termini di progettazione/brevettazione

  • possibilità di creare un monopolio attraverso i brevetti

  • fidelizzazione

  • sostenibilità del primato tecnologico: i concorrenti non possono duplicare la tecnologia perché è stata brevettata e quindi ciò comporta una rapidità di innovazione

  • trasformazione del gap tecnologico in altri vantaggi, come avere una reputazione verso i clienti, costi di sostituzione ridotti, possibilità di scegliere il canale di distribuzione, di definizione di uno standard, accesso agevolato a risorse limitate, curva di apprendimento esclusiva, profitti iniziali

D: Definire il concetto di modello di business

R: Il modello di business è la rappresentazione della logica che si trova sotto lo sviluppo dell'attività di impresa; quindi serve per creare valore per l'impresa, sfruttando la creazione di valore per il cliente.