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Vogliamo capire alcuni elementi sul terzo Action Plan italiano relativo all'OGP (Open Government Partnership) e il report a corredo del processo di partecipazione avviato il 6 giugno 2016 con la nascita ufficiale del Forum OGP.

  1. Hanno raccolto i nostri punti di vista?
  2. In che forma?
  3. E ci sono domande rimaste senza risposta?

In questo documento ci sono le domande fatte come comunità SOD ordinate per ordine di tempo. Spesso queste domande sono state poste con il contributo di altri attori della società civile.

Ci sono tre momenti principali nel documento:

  1. Prima della consultazione (giugno 2016)
  2. Proposta condivisa (luglio 2016)
  3. Durante la consultazione (agosto 2016)


Cosa monitoriamo: i materiali ufficiali su open.gov.it

I materiali di partenza sono due:

  • la versione finale del terzo Action Plan italiano;
  • il report che integra la versione finale del terzo Action Plan italiano: PDF

Nota
Non ci sono riferimenti ufficiali nel Report alle domande sintetizzate nella sezione "Prima della consultazione (giugno 2016)", ma alcune risposte sono presenti (a volte indirettamente) a singoli commenti inseriti nella fase di consultazione.
E' utile ricordare che nella fase iniziale del Forum OGP, abbiamo compilato un breve form segnalando del materiale utile da cui partire.
Quel lavoro non trova alcuna menzione nel Report finale che correda l'Action Plan.


Prima della consultazione (giugno 2016)

Le domande fatte e condivise nelle prime fasi del Forum sono in questo Google Doc.

La premessa è ancora valida:

Il lavoro deve partire da una disanima chiara, trasparente e approfondita di cosa non ha funzionato fino ad ora nel rilascio dei dataset che erano previsti. Abbiamo prodotto nel tempo varie liste di dati, linee guida e documenti strategici che all’oggi sono state inefficaci, perché? Capirlo è imprescindibile per evitare di commettere gli stessi errori domani. Inoltre è importare chiarire che non è vero che non vi sia consapevolezza su quali siano i dati più importanti da rilasciare, li conosciamo da anni, semplicemente non sono, ancora (!), pubblici.


Riprendiamole in maniera sintetica:

Questione Risposta fornite dalla PA Note
1.1 - Agenda 2014: Nelle pagine 15-20 e pagine 26-27, dell'Agenda sono elencati alcuni dataset che dovevano essere rilasciati come Open Data.
Abbiamo raccolto un monitoraggio aggiornato per facilitare il lavoro e capire quello che è stato fatto, e quello che ancora manca.
1.2 - Agenda 2014: come mai quei dataset che erano previsti non sono ancora stati pubblicati?
1.3 - Agenda 2014: quale processo e quali referenti erano stati individuati in quel percorso di apertura?
1.4 - Agenda 2014: quali criticità sono state riscontrate?
1.5 - Consultazione pubblica Open Data: il 12/2/2015 AGID ha pubblicato i risultati di una consultazione pubblica che raccoglieva altre richieste di apertura dei dati. Non ci sono state altre azioni successive a questa consultazione, nessun tipo di feedback è stato dato ai partecipanti e nemmeno alla società civile. Report in PDF con la lista dei dati
1.6 - Consultazione pubblica Open Data: come premessa alla lista di dati pubblicata è presente questa nota: “ [...] non sono stati inclusi i dati la cui disponibilità in “open” è già contemplata da norme e/o altri documenti (open data charter, agenda 2014, ecc.) su cui le amministrazioni stanno lavorando [...]”. Sarebbe utile una spiegazione sul lavoro in corso che si stava intendendo, dato che la roadmap di rilascio dei tanti dati citati è stata disattesa;
1.7 - Sito AGID: cosa si intende per “Rapporto sullo stato di avanzamento del processo di valorizzazione del patrimonio pubblico”?
E’ il terzo punto presente in questa pagina
1.8 - Comitato di pilotaggio OT11/OT2: Quali sono i criteri con cui sono stati compilati questi due panieri (paniere 2015 e paniere 2016)?
1.9 - Comitato di pilotaggio OT11/OT2: Ci sono dei referenti, dei responsabili e dei processi legati a questi dati? (ci si riferisce ai due panieri 2015 e 2016) Navigando nel sito http://network.ot11ot2.it c'è il riferimento all'ultima versione aggiornata del paniere 2016 (Google Doc) con alcuni referenti visibili nota del 2/09/2016
Sui processi merita attenzione il Protocollo (in PDF)
1.10 - Comitato di pilotaggio OT11/OT2: è possibile che la partecipazione al tavolo di Pilotaggio OT11/OT2 non sia su base volontaria ma che coinvolga tutte le Regioni (almeno), e gli enti pubblici più importanti, specie quelli che risultano più indietro nell'apertura dei dati?
1.11 - Comitato di pilotaggio OT11/OT2: sarebbe utile nominare anche per ogni ente pubblico un "Chief Data Officer" che "ci mette la faccia" sulle promesse fatte direttamente all’interno del comitato.

In quel documento iniziale erano presenti anche delle richieste strutturate legate al tema Trasparenza e riconducibili a insiemi di dati ben precisi. Eccole:

Questione Risposta fornite dalla PA Note
2.1 - Monitoraggio trasparente dell'attuazione del programma di governo: rilascio in Open Data
2.2 - Commissioni parlamentari trasparenti - campagna #ParlamentoCasadiVetro
2.3 - Patrimoni trasparenti: modulo unico per informazioni strutturate e uguali per tutti; dati aperti; obbligatorietà della dichiarazione completa.



Proposta condivisa (luglio 2016)

La proposta condivisa "Proposta d’azione per il tavolo Open Data" viene presentata in lista SOD, e pubblicata anche nel sito open.gov.it nella cartella condivisa, visibile a questo link.

Per capire come e quanto è stato integrato nell'Action Plan, partiamo dal Report, ricostruendo la tabella riassuntiva delle pagine 14 e 16. Ecco dove vengono citate le due proposte 1 e 2:

Titolo proposta Amm. di riferimento Azioni di rif. 3 AP Elementi recepiti Elementi non recepiti
3.1 - Iniziativa: Pilota sul processo di rilascio di open data, da usare come prototipo per la definizione del piano triennale di rilascio Azione 1 Il percorso di definizione dell'Agenda avverrà in consultazione con la società civile.
3.2 - Iniziativa: Integrazioni tra scala locale e scala nazionale per la stesura del piano triennale di rilascio degli open data Azione 1
Azione 6
Stesura coprogettata di un programma nazionale con elenco dataset definiti di interesse.

E' utile citare alcuni dettagli delle due proposte per capire se alcuni sotto-elementi sono stati inseriti a valle di altri ragionamenti/richieste di terzi.

Dettagli iniziativa "Pilota sul processo di rilascio"

Il macro obiettivo indicato è questo:

Questione
3.1.0 Il rilascio di questo insieme di dati è utile come base per documentare e testare le criticità reali presenti nel processo di apertura, da sfruttare come elemento prototipale (in logica agile) per la stesura del piano triennale di rilascio dei dati e per il suo monitoraggio complessivo nel tempo.

Ecco invece gli obiettivi e le metriche suggerite per raggiungerlo:
Obiettivi Metriche
3.1.1 - Ricostruire il rapporto di fiducia nelle dichiarazioni di rilascio di dati con cittadini e imprese Dashboard di monitoraggio indipendente: % di completamento, grado di risposta sulle richieste di feedback, grado di riusabilità dei dati, accountability sul processo (referenti, documentazione di processo, attori, dati raw di partenza, costi di apertura, etc), grado di completamento rispetto alla penetrazione sul livello amministrativo; risorse economiche e di personale dedicato al processo, grado di documentazione dei dati/metadati e del livello di qualità. Uno spunto da labs.data.gov
3.1.2 - Migliorare il posizionamento dell'Italia sulle classifiche internazionali che studiano il grado di maturità dell'adozione di politiche Open Data Mappatura dei dataset richiesti dalle classifiche, “Open Data Barometer / OKFN Global Data Census”, stesura di una roadmap di rilascio per tipologia di dato condivisa in un sito pubblico e indicizzata dai motori di ricerca, con riferimento alla mappatura dei dati sia in lingua italiana che in lingua inglese
3.1.3 - Identificare e coinvolgere nel processo di apertura dei dati i soggetti pubblici e privati per il rilascio di dati su scala nazionale Documentazione sul processo, anche come infografica, con referenti, dati, titolari dei dati e contatti per chiedere feedback/segnalazioni, costi previsti
3.1.4 - Aumentare il grado di consapevolezza della società italiana, con particolare riferimento alle imprese, sulla valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, e sugli Open Data Articoli e media che parlano degli studi e dei report, con approfondimenti e commenti della posizione italiana
3.1.5 - Supportare il cambiamento culturale all'interno delle Pubbliche Amministrazioni Numero di comunicazioni interne/workshop/incontri per supportare il processo interno e il lavoro del processo in corso
3.1.6 - Aumentare la comunicazione/percezione sull'impatto economico e sociale del riuso degli Open Data Numero di citazioni su report e studi di impatto indipendenti, aziende che citano i dati nei rispettivi siti aziendali (innovazione e marketing inbound), numero di download e richieste API dei dati
3.1.7 - Integrare gli Open Data nelle politiche di partecipazione dei governi locali per favorirne il riuso Numero di eventi per la promozione del riuso (hackathons, contest, seminari, webinar, ect)

Dettagli iniziativa "Integrazioni tra scala locale e scala nazionale per la stesura del piano triennale"

Il macro obiettivo indicato è questo:

Questione
3.2.0 - Partendo dal prototipo sul rilascio dei dati oggetto di classifiche internazionali inseriti nella Proposta 1 (il punto 3.1), serve intervenire sul rilascio dei dati in possesso degli enti locali, di cui sono titolari, partendo dal lavoro inserito nel report “Analisi istruttoria di un incentivo agli Enti Locali per il rilascio di Open Data”. Uno degli obiettivi è individuare un set minimo di dati rilevanti su una determinata scala amministrativa (Comune, Regione, Provincia...), per completare una prima versione di un programma nazionale di rilascio degli Open Data, integrando logiche “community driven” (pratiche dell’Open Data Engagement indicate nelle linee guida a pag.56).

Ecco invece gli obiettivi e le metriche suggerite per raggiungerlo:
Obiettivi Metriche
3.2.1 - Stesura co­progettata di un programma nazionale con e lenco dataset definiti di interesse, struttura e modello del dataset, metadati, frequenza e modalità di rilascio, su scala locale e centrale; roadmap triennale con aggiornamento e revisione annuale Dashboard di monitoraggio indipendente, rielaborazione del livello nazionale, integrando anche la scala locale con modifiche e miglioramenti continui in base all’esperienza prototipale frutto della Proposta 1 (punto 3.1.1)
3.2.2 - Diffusione di una maggior cultura del dato, del riuso di Open Data all’interno della stessa Pubblica Amministrazione e tra i portatori d’interesse nel territorio locale (differente dalla scala nazionale) Numero di comunicazioni interne/workshop/incontri per supportare il processo interno e il lavoro del processo in corso, eventi pubblici, seminari con le imprese locali e le associazioni di categoria
3.2.3 - Raccolta e riuso delle Best Practices di pubblicazione dei dati emerse negli ultimi anni su scala locale, valorizzando le esperienze spontanee, mettendole a sistema Consultazione interna alle PA per raccogliere le esperienze precedenti di rilascio, con mappatura sia dei processi che dei dati pubblicati, e pubblicazione delle Best Practices complete
3.2.4 - Mappatura del processo necessario al rilascio sostenibile di dati su scala locale, con gli attori da coinvolgere, eventuali personalizzazioni a seconda della scala e delle risorse disponibili Infografiche che descrivono il processo e gli attori necessari alla pubblicazione di O pen Data di qualità (su tutti i livelli, centrale e locale)
3.2.5 - Aumento della percezione sull'impatto economico e sociale di riuso degli Open Data nei territori che vada oltre la pura trasparenza Numero di consultazioni pubbliche realizzate, numero di incontri interni alla PA per aggiornare - condividere - comprendere esigenze che sono cambiate, articoli che approfondiscono alcuni aspetti della coprogettazione, seminari e incontri per raccogliere la domanda delle aziende e delle associazioni di categoria
3.2.6 - Aggiornamento puntuale su base annuale dell’A genda Nazionale per la valorizzazione del Patrimonio Informativo Pubblico per gli anni 2016­ 2018 Numero di citazioni su report e studi di impatto indipendenti che citano i dati rilasciati, aziende che citano i dati nei rispettivi siti aziendali (innovazione e marketing inbound), numero di download e richieste API dei dati
3.2.7 - Revisione annuale del programma in maniera condivisa sia dalle PP.AA. che dalla società civile, sfruttando la mappatura delle basi di dati esistenti all’interno della PA e processi guidati dalla domanda per la scelta delle priorità variazione percentuale su base annuale della numerosità e tipologia di Dataset aperti a seguito dell’adozione dell’Agenda Nazionale per la valorizzazione del Patrimonio Informativo pubblico
3.2.8 - Aumentare l’ingaggio dei cittadini e delle imprese nella domanda di dati aperti a livello centrale e locale variazione percentuale annuale della copertura territoriale e della numerosità e tipologia di dataset sulle società partecipate dagli EL e dalle Amministrazioni centrali
3.2.9 - Aumentare la conoscenza diffusa e la sensibilità per il riutilizzo dei dati delle società partecipate dalle PAC e PAL (a partire da OpenPartecipate nei limiti delle prescrizioni normative introdotte recentemente dal FOIA italiano. non indicata


Durante la consultazione (agosto 2016)

Partiamo dalla domanda aggregata pubblicata nella parte introduttiva che ha posto alcune questioni a livello generale:

Questione Risposta fornita dalla PA Note
4.1 - Mancata pubblicità dei tempi adottati vs roadmap ufficiale: "la stesura dell’Action Plan 2016-18 in 40 giorni invece che nei sei mesi previsti dalla roadmap ufficiale" non è visibile alcun riferimento nel sito open.gov.it
4.2 - Rendere espliciti gli investimenti previsti, così come dichiarare come si pensa di ottenere le risorse necessarie Costo delle azioni: la prassi OGP non prevede l’indicazione delle previsioni relative al costo delle singole azioni all’interno degli action plan, in quanto - in virtù del principio dell’accountability – ogni amministrazione, attraverso l’inserimento all’interno del piano di azione, si assume la responsabilità di avere a disposizione tutte le risorse (umane, tecnologiche e finanziarie) per l’attuazione. Allo stato, in aggiunta a quanto previsto, si ritiene di pubblicare – al termine di ciascuno step per azione – un riepilogo dei costi sostenuti, distinto per tipologia (in aggiunta a quanto già pubblicato nella Sezione Amministrazione Trasparente di ciascuna amministrazione responsabile). -
Fonte:pagina 29 del report
4.3 - Azioni locali: "In tal senso si suggerisce di elaborare un’azione complessiva e trasversale ai temi dell’Action Plan per le città, a partire da quelle metropolitane, in cui ogni città può, nei prossimi due anni, riconoscersi declinando localmente l’azione attraverso singoli progetti." Iniziative degli enti locali: pur ribadendo il carattere nazionale del piano, l’inserimento di azioni curate da amministrazioni territoriali persegue molteplici obiettivi: 1) soddisfare anche a livello locale le richieste manifestate dalla società civile nell’ambito dell’Open Government Forum, 2) promuovere sui territori la cultura dell’amministrazione aperta, sperimentare azioni da estendere successivamente a livello nazionale. In quest’ottica, le azioni delle amministrazioni locali, in coerenza con gli obiettivi perseguiti a livello nazionale, sono state inserite nel piano di azione previa consultazione del Coordinamento delle Regioni e dell’Associazione dei Comuni Italiani. Si raccoglie infine la sollecitazione ad ampliare le azioni di livello nazionale, sottolineando come si è già agito all’esito della consultazione pubblica, inserendo all’interno del piano d’azione un’ulteriore progetto (Registro Trasparenza del MISE) che va incontro alle richieste operate dalla società civile.
Fonte:pagina 29-30 del report
4.4 - Infine tra le città non compare Messina che è l’unica città italiana che in questo momento è partner di OpenGovernmentPartnership Messina è stata inserita nell'Action Plan tra gli attori coinvolti: nessun riferimento diretto nel Report con un feedback esplicito
4.5 - Monitoraggio: "Sul Monitoraggio – Non è chiaro come tutto ciò verrà monitorato. Va monitorato non solo lo stato di avanzamento dell’azione e il rispetto delle deadline previste, ma anche l’utilizzo delle risorse previste e assegnate alla singola azione come anche l’efficacia e l’impatto che l’azione ha sulla base degli obiettivi previsti attraverso alcuni indicatori di performance quantitativi e/o qualitativi (che ovviamente vanno decisi in anticipo). Il monitoraggio delle azioni già in corso va poi immediatamente attivato." Monitoraggio: le attività di monitoraggio sull’attuazione degli impegni secondo la timeline pubblicata avverrà in un duplice modo: attraverso incontri periodici dell’Open Government Forum con le amministrazioni interessate e sul sito web www.open.gov.it, all’interno del quale viene attivata una sezione “Monitora” in cui pubblicare con aggiornamenti periodici tutte le informazioni necessarie al controllo diffuso.
Fonte:pagina 30 del report

Focus sull'Azione 1 - Agenda nazionale partecipata

Altro elemento da inserire è l'Azione 1 (quella relativa all'Agenda Nazionale), con i relativi commenti risposte in maniera aggregata nel report:

Tema del commento Risposta fornita dalla PA Note
5.1 - Apertura datasets Apertura dataset specifici: le numerose richieste legate alla pubblicazione di dati verranno tenute in considerazione nella fase attuativa dell’azione.
5.2 - Incentivo economico per gli enti che avrebbero pubblicato i dati, il cui finanziamento doveva essere compreso nel PON Governance (link al commento) Incentivazione economica: l’attuale PON Governance prevede l’attribuzione di fondi per gli open data. In tale contesto è stata attivata una specifica Area di Lavoro Condivisa per gli open data nel contesto del network ot11/ot2. È stato quindi possibile definire uno specifico protocollo di riferimento e di guida per le amministrazioni nel quale è prevista, tra l’altro, la definizione di un “Paniere di dataset ”.
5.3 - Sanzioni Sanzioni: l’Agenda nazionale di fatto è espressa attraverso il Paniere che rappresenta il contenitore dei dataset chiave da rendere disponibili in open data in un determinato arco temporale. L’obbligatorietà di procedere all’apertura dei dati è espressamente prevista dal D. Lgs. 36/2006, così come modificato dal D. Lgs. 102/2015 di recepimento della direttiva PSI 2.0 (direttiva 2013/37/UE), fermi restando l’ambito di applicazione e i limiti previsti dalla stessa norma. Allo stato attuale, non sono previste sanzioni per le amministrazioni inadempienti. Si ricorda però che le amministrazioni sono tenute a motivare l’eventuale diniego di apertura dei dati a seguito di specifica richiesta degli interessati, indicando peraltro i mezzi di ricorso a disposizione del richiedente (art. 5 del citato D. Lgs. 36/2006).
5.4 - Nel 2015 è stato predisposto uno studio di fattibilità questo link con cui sono stati individuate delle tipologie di dataset che le PA locali potrebbero pubblicare, sulla base del loro interesse pubblico. [...] Non potrebbe essere questa l’occasione per riprendere lo studio di fattibilità e metterlo in pratica? (link al commento) Era uno degli spunti presenti nella proposta 2 del lavoro condiviso inviato a fine giugno (punto 3.2 sopra).

L'Azione 1 prevedeva nella versione pubblicata in consultazione diversi impegni specifici, con relativa timeline (data entro cui completare l'impegno). Eccoli:
  1. Consultazione società civile e Open Government Forum - entro Dicembre 2017
  2. Rilascio dell’Agenda Nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico 2017 - entro febbraio 2017

Alcune domande emerse in lista SOD:

Questione Risposta fornita dalla PA
6.1 Da ottobre si discute internamente con il tavolo su quest'azione, e poi a febbraio (entro febbraio) si rilascia l'Agenda in versione finale? E la consultazione/co-creazione pubblica con scadenza a dicembre 2017 (un tempo folle in avanti) quando si fa davvero? Abbiamo margini per imporla fin nella fase iniziale? (più come co-progettazione che come mera consultazione direi) Si anticipa la consultazione nella versione finale dell'azione: da dicembre 2017 a novembre 2016
6.2 Quando si pubblicano i primi set di dati dichiarati nell'agenda? Quelli che si dovrebbero pubblicare e che non dovrebbero essere oggetto di dubbi o discussioni (che sono oggetto di quei famosi benchmark internazionali come OD Barometer, etc...) li mettiamo in agenda per marzo 2017 o si va ancora avanti? Si anticipa la fase di monitoraggio da maggio 2018 a febbraio 2018: pare possa essere la prima milestone di rilascio quindi, assieme al rilascio dell'Agenda anticipato a dicembre 2016 (era previsto per febbraio 2017).

E' fondamentale confrontare la versione in consultazione dell'azione 1 con la versione finale inserita nell'Action Plan:

Ultima cosa utile da evidenziare: il blog post pubblicato nel sito open.gov.it che spiegava alcuni dettagli dell'azione 1 durante la fase di consultazione è stato cambiato dopo esser stato pubblicato. Ne abbiamo discusso in lista SOD: ecco il paragrafo cambiato:

Versione pubblicata all'inizio L’Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico verrà aggiornata nel 2017 dopo 3 anni di stallo e sarà un’occasione per implementare la raccolta di dati aperti strategici all’interno delle pubbliche amministrazioni su tutto il territorio nazionale. L’Agenda fissa i principi cardine della strategia italiana e tre ambiti d’intervento (basi dati d’interesse nazionale, convenzioni aperte tra pubbliche amministrazioni, dati di tipo aperto). Per ognuno degli ambiti individuati sono presentati: lo scenario normativo attuale, l’impegno previsto per l’anno in corso e soprattutto gli obiettivi da raggiungere.

Versione finale Considerato il quadro di indirizzo strategico e l’attuale contesto normativo, l’Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, quale documento di pianificazione e definizione di una strategia di settore, viene inevitabilmente inglobata nel “Piano triennale per l’ICT della Pubblica Amministrazione” dove si prevedono, tra le altre, azioni specifiche attinenti in tema di i) Basi dati di interesse nazionale, ii) Condivisione dei dati tra pubbliche amministrazioni e iii) Riutilizzo dei dati pubblici (Open data).
In particolare, lo strumento di riferimento per gli Open data sarà rappresentato dal “Paniere dinamico di dataset” (aggiornabile di anno in anno) attraverso il quale sono individuate le basi di dati che le amministrazioni intendono rendere disponibili a partire dal 2016 in poi. Tale paniere indirizzerà quindi l’azione delle amministrazioni per la pianificazione e l’effettiva apertura dei dataset tenendo altresì conto degli obiettivi e dei dataset individuati o concordati nel contesto dell’OGP. Conseguentemente, il Paniere sarà anche la base di riferimento per le diverse azioni di monitoraggio previste nel contesto dell’accordo di partenariato, dell’articolo 52 del CAD e della Direttiva PSI.