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Proposta di progetto per il supporto all'ultimo miglio della filiera alimentare

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Insieme

Proposta di progetto per rilassare la pressione di COVID-19 sulla filiera alimentare.

Obiettivo

L’obiettivo del progetto Insieme è di supportare la grande distribuzione alimentare per tutelare e preservare contemporaneamente la salute dei cittadini e dei lavoratori durante l’emergenza sanitaria COVID-19.

Di seguito alcune misure proposte.

Aperture prolungate

E' facile intuire che l'estensione degli orari di apertura dei punti vendita aiuterebbe a ridurre i picchi di code alle entrate e il numero di contatti ravvicinati all'interno dei locali dei supermercati.

Potenziamento del personale

L'estensione dei giorni e degli orari apertura dei punti vendita richiede l'incremento del personale presso i punti vendita, in particolare per il caricamento dei beni alimentari sugli scaffali e per le attività di cassa.

Si assume che la formazione del nuovo personale addetto al caricamento degli scaffali sia piuttosto veloce, nell'ordine di qualche ora.

La formazione del personale di cassa potrebbe essere più lunga, ma comunque non superiore alla giornata, se i candidati sono scelti con criteri adeguati.

Ma dove recuperare la forza lavoro per potenziare il personale? Le ipotesi di lavoro sono molte. Cominciamo a elencarne provvisoriamente qualcuna:

  • Associazioni di Volontariato
  • Reddito di cittadinanza
  • Corpo Militare già dislocato sul territorio
  • etc...

Protezione del personale

Apparentemente la disponibilità di tamponi per verificare la positività a COVID-19 è molto ridotta e i tempi dei risultati dei tamponi stessi sono troppo lunghi. Inoltre, i lavoratori dovrebbero essere ritestati quotidianamente.

E' evidente che una simile procedura è impossibile da implementare. L'unica possibile alternativa in questo momento, oltre all'ovvio allontanamento di tutti i lavoratori sintomatici, è di dotare i rimanenti di mascherine e guanti monouso e quant'altro si ritenga opportuno.

NOTA: verifica delle opportune misure di protezione sul lavoro nei punti vendita.

Bisogna poi pensare a una maggiore protezione dal contagio attivo/passivo di chi, lavorando alle casse, ha il maggior numero di contatti giornalieri ravvicinati. Una prima ipotesi di lavoro è quella di creare delle barriere di plexiglas trasparente alle casse.

Ritiro presso il punto vendita

Il potenziamento del personale necessario al prolungamento dei giorni e degli orari di apertura dei punti vendita ha lo scopo di ridurre il numero di contatti fisici potenzialmente contagiosi. Tuttavia, esistono altre importanti misure che potrebbero contribuire alla riduzione dei contatti fisici, in particolare di quelli che avvengono tra cittadini e tra cittadini e lavoratori all'interno dei punti vendita.

Tutte le catene di distribuzione alimentare sono dotate di App per fare la spesa remotamente la cui consegna a domicilio è consegnata in fasce orarie predefinite.

Chi usa questo servizio ha già però sperimentano i lunghissimi tempi di consegna e, in alcuni casi, la sospensione del servizio di consegna stesso.

Si propone di limitare la consegna a domicilio delle prenotazioni ai soli cittadini che, pur avendo la possibilità e capacità di prenotare la spesa attraverso le App, necessitino della consegna a domicilio.

A titolo esemplificativo e non esaustivo si possono identificare le seguenti categorie di persone bisognose della consegna a domicilio:

  1. certificazione di invalidità ex. L104;

NOTA: Identificare fonti di informazione per identificare i bisognosi domiciliati e/o quarantenati a casa dai medici di base o dai Pronto Soccorso. (c'è sicuramente un problema di privacy - capire come si possa risolvere);

Altre fonti: Associazioni di assistenza di varia natura

Tutti i cittadini che usano la prenotazione online della spesa, ma che non rientrano tra quelli bisognosi della consegna a domicilio, potranno invece ritirare la spessa presso il punto vendita, mantenendo l'organizzazione per fasce orarie.

Naturalmente è necessario diffondere l'uso della App di prenotazione della spesa a coloro che, pur potendolo fare, ancora non le usano, e si recano con frequenza quotidiana presso i punti vendita.

In pratica, allo scopo di ridurre i tempi di attesa in fila alle entrate dei punti vendita e il numero di contatti fisici all'interno degli stessi, si propone di incentivare l'uso delle App di prenotazione online della spesa con ritiro presso i punti vendita.

Il potenziamento del personale sopra descritto ha quindi anche lo scopo di preparare le spese prenotate online dai cittadini non bisognosi della consegna a domicilio in modo che siano pronte per il ritiro presso i punti vendita in corrispondenza delle fasce orarie prenotate.

Consegna a domicilio

Come descritto più sopra, a seguito della riduzione della pressione presso i punti vendita, si suggerisce di riservare la consegna a domicilio della spesa, con o senza prenotazione online, esclusivamente ai bisognosi.

Esiste già un protocollo di intesa tra Protezione Civile, ANCI e Coop per aiutare anche con il supporto di Associazioni di Volontariato coloro che non possono per qualsiasi motivo recarsi a fare la spesa.

Formazione agile dei clienti presso le code

Sarebbe opportuno che qualora si formassero file agli ingressi dei locali dei punti vendita, ci fosse una persona che spieghi ai clienti i buoni comportamenti da tenere all'interno dei locali per minimizzare i contatti ravvicinati con il personale e con gli altri clienti.

Laddove possibile, sarebbe opportuno che il personale che coordina l'ingresso dei clienti nei locali fosse dotato di termometro infrarossi. I clienti con temperatura superiore a 37º non devono essere fatti entrare e, al contrario, invitati a tornare subito a casa, dopo avere eventualmente lasciato il numero di telefono per essere contattati dal servizio di consegna a domicilio della spesa.

Coinvolgere anche le piccole attività commerciali

Oltre alle grandi catene alimentari si dovrebbero coinvolgere anche le attività più piccole quali salumerie, panifici, mini-market e farmacie. Bisognerebbe raccogliere le adesioni, classificarle e geolocalizzarle. Indispensabile sarebbe fornire il servizio di ritiro e/o consegna usando i servizi di localizzazione già in uso (per esempio Google Business).

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