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Survey investigating the digital skills of humanities university students

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Un’indagine sulle competenze digitali di studenti di facoltà umanistiche nativi digitali di ultima generazione

Floriana C. Sciumbata, Università di Udine/Università di Trieste Presentato per l'ottavo convegno AIUCD

ABSTRACT

Nella sua ormai nota pubblicazione del 2001 Digital natives, digital immigrants, Prensky afferma che «our students today are all “native speakers” of the digital language of computers, video games and the Internet». Tuttavia, l’esposizione alla tecnologia non si traduce necessariamente in competenza. Questa proposta vuole perciò indagare le conoscenze digitali di studenti universitari nati dopo il 1993 iscritti a corsi in materie umanistiche, in cui le competenze digitali e l’informatica rischiano spesso di passare in secondo piano sia per quanto riguarda l’interesse degli studenti sia nell’offerta formativa. Si tratta di un’indagine conoscitiva per capire come gli studenti percepiscono il proprio livello di competenza digitale e se esiste una discrepanza tra il livello percepito tramite autovalutazione e la conoscenza effettiva. Perciò, gli studenti hanno risposto anonimamente a un sondaggio divulgato via internet che comprende quattro sezioni: la prima con domande conoscitive per tracciare un profilo dei rispondenti; la seconda in cui si chiede loro di collocare la propria competenza digitale su una scala da insufficiente a eccellente; la terza costituita da un’autovalutazione secondo i criteri del Quadro Europeo delle Competenze Digitali. Infine, la quarta parte comprende quindici domande a risposta multipla, pesate tramite punteggi, su aspetti pratici e teorici del lavoro al computer utili in ambito universitario e professionale: per esempio la gestione e la conversione di file, alcuni aspetti della navigazione su Internet (motori di ricerca, sicurezza, ma anche fonti affidabili per le notizie) e così via. I risultati saranno utili per tracciare il profilo delle capacità digitali degli studenti universitari. Inoltre, permetteranno di individuare quali conoscenze digitali, spesso date per assodate da docenti e istituzioni, dovrebbero invece essere potenziate a scuola e all’università per fornire agli studenti strumenti adeguati ad affrontare il loro percorso accademico e, più avanti, quello professionale, ma anche l'uso quotidiano degli strumenti digitali.

PAROLE CHIAVE

Didattica, competenze digitali, studenti universitari, materie umanistiche, ITC

Nella sua ormai nota pubblicazione del 2001 Digital natives, digital immigrants, Mark Prensky afferma che «our students today are all “native speakers” of the digital language of computers, video games and the Internet». Tuttavia, l’esposizione costante alla tecnologia non si traduce necessariamente in competenza: secondo uno studio di Calvani et al. (2012), studenti di 14-16 anni riescono a compiere operazioni procedurali al computer, ma ottengono punteggi più bassi nel caso di operazioni più complesse o di domande collegate al funzionamento della tecnologia, all’applicazione dell’informatica e all’uso di operatori logici (Calvani et al. 2012: 799). Inoltre, solo la metà del campione è riuscita a valutare correttamente l’affidabilità di informazioni trovate su internet. Anche un’indagine OCSE-PISA del 2015 sulle competenze digitali rileva che gli studenti italiani «do not learn how to plan and execute a search, how to evaluate the usefulness of information, or how to assess the credibility of sources» (OCSE-PISA 2015), e lo stesso documento sottolinea che le scuole non riescono a fornire gli strumenti necessari per potenziare queste conoscenze ormai fondamentali. Si può perciò desumere che gli studenti arrivino all’università con competenze informatiche e digitali insufficienti anche per affrontare compiti basilari come convertire un file o controllare una fonte. Questo studio vuole quindi indagare le conoscenze digitali di studenti nati dopo il 1993 che attualmente frequentano lauree triennali e magistrali riguardanti materie umanistiche, corsi in cui l’informatica passa spesso in secondo piano sia per quanto riguarda l’interesse degli studenti sia nell’offerta formativa. Inoltre, benché esistano studi sulle competenze digitali degli studenti italiani in generale, non sono a oggi disponibili studi specifici su questa popolazione. Lo studio si propone come indagine conoscitiva per capire come gli studenti percepiscono il proprio livello di competenza digitale e se esiste una discrepanza tra il livello di competenze digitali che gli studenti si auto-assegnano e la conoscenza effettiva. L’indagine contiene quattro sezioni. La prima comprende alcune domande conoscitive per delineare il profilo dei partecipanti riguardanti, tra le altre:

  • anno di nascita
  • sesso
  • corso di laurea/anno di frequenza
  • ateneo di appartenenza
  • regione di provenienza
  • anni d’uso del computer e della navigazione internet
  • dispositivo più usato (computer, tablet, smartphone)
  • motivo d’uso più frequente dei dispositivi elettronici (studio, lavoro, svago, comunicazione)
  • certificazione ECDL
  • completamento di un corso di informatica all’università
  • percezione della competenza in confronto ai docenti del liceo e dell’università
  • interesse nei confronti dell’informatica La seconda sezione chiede ai partecipanti di definire la propria competenza in modo molto generico (“Come ritieni la tua competenza informatica?”), collocandola su una scala che va da insufficiente a eccellente. La terza sezione chiede agli studenti di autovalutare il proprio livello di competenza digitale seguendo il Quadro Europeo delle Competenze Digitali, attualmente utilizzato anche nei modelli di curriculum europeo Europass. In questa domanda sono state inserite le descrizioni complete del Quadro Europeo e gli studenti hanno scelto a quale categoria ritengono di appartenere (utente base, autonomo e avanzato). La quarta sezione indaga invece alcune competenze degli studenti con quindici domande a risposta multipla che riguardano aspetti pratici e teorici del lavoro con strumenti digitali utili in ambito universitario e professionale, per esempio la gestione e la conversione di file (.rar, PDF, invio dei file…), alcuni aspetti della navigazione su Internet (motori di ricerca, sicurezza, ma anche fonti affidabili per le notizie) e così via. Ogni domanda è stata ideata seguendo le competenze descritte nel Quadro Europeo delle Competenze Digitali ed è strutturata sul modello dei seguenti esempi: «Per creare un testo in PDF da un documento .doc:
  • Lo stampo e lo passo allo scanner
  • Uso un programma OCR
  • Lo salvo da Word (o altro programma di elaborazione testi)
  • Lo apro con Adobe Reader
  • Non so» Oppure: «Quali di questi sono linguaggi di mark-up?
  • WordPress
  • javascript
  • HTML
  • XML
  • LaTeX
  • Excel
  • JPEG
  • Linux
  • Non so» Le risposte della quarta sezione sono state pesate con un sistema di punteggi e il risultato di ogni rispondente è quindi stato confrontato con le risposte date nella seconda e nella terza sezione del sondaggio per capire se ci sia una discrepanza tra l’autovalutazione delle competenze e la capacità effettiva di utilizzare strumenti digitali. Il sondaggio è stato completato da più di 300 studenti provenienti da 27 Atenei italiani e raggiunti tramite la condivisione su 46 gruppi universitari di Facebook che riuniscono studenti di atenei, dipartimenti di studi umanistici, ex facoltà di lettere e filosofia, corsi di laurea in lingue e letterature straniere, mediazione linguistica eccetera. Il sondaggio è stato distribuito online e i partecipanti hanno risposto anonimamente alle domande. I risultati di questo studio saranno utili per tracciare il profilo delle capacità digitali degli studenti universitari di oggi. Inoltre, le risposte date dagli studenti permetteranno di individuare quali conoscenze digitali, a volte date per assodate da docenti e istituzioni, dovrebbero invece essere potenziate durante il percorso scolastico o universitario per fornire agli studenti strumenti adeguati ad affrontare il loro percorso accademico e, più avanti, quello professionale.

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio Luca Tringali, programmatore, per l’aiuto nell’elaborazione delle domande e dei risultati.

BIBLIOGRAFIA

  1. Buffardi A., Taddeo G. 2017. The Web 2.0 Skills of Italian Students: An Empirical Study in Southern Italy. Italian Journal of Sociology of Education, 9(1), pp. 45-76.
  2. Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. 2012. Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers. Computers & Education, 58(2), pp. 797-807.
  3. Gui M., Argentin G. 2011. Digital skills of internet natives: Different forms of digital literacy in a random sample of northern Italian high school students. New media & society, 13(6), pp. 963-980.
  4. OCSE PISA (2015) Students, Computers and Learning: Making the Connection. Country note: Italy http://www.oecd.org/pisa/keyfindings/PISA-2012-students-computers-italy.pdf (consultato il 18 ottobre 2018)
  5. Prensky, M. 2001. Digital natives, digital immigrants part 1. On the horizon, 9(5), pp. 1-6.
  6. Quadro Europeo delle Competenze Digitali https://europass.cedefop.europa.eu/it/resources/digital-competences (consultato il 26 ottobre 2018)

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