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Economia istituzionale delle reti Web3 e altre forme di DAO

Shermin Voshmgir edited this page Aug 13, 2021 · 2 revisions

L'economia istituzionale studia il ruolo delle istituzioni formali o informali - come procedure, convenzioni, accordi, tradizioni e costumi - in un contesto socio-economico. Da quando si è diffuso Internet si sono formate sulla rete molte comunità informali distribuite, come piattaforme di social media, piattaforme di e-commerce o piattaforme di conoscenza. Le reti Web3 introducono un nuovo tipo di infrastruttura istituzionale basata su Internet che permette a queste comunità di auto-organizzarsi e coordinarsi in modo più autonomo, guidate da token purpose-driven e governate in modo automatico utilizzando protocolli eseguibili da elaboratori. Sono comunemente chiamate Organizzazioni Autonome Decentralizzate (DAO).[^1]

Le reti Blockchain e simili ledger distribuiti possono sconvolgere le strutture di governance[^2] tradizionali e sfidare le forme attuali nelle quali la società si organizza. Possono (i) ridurre il dilemma principale-agente delle organizzazioni fornendo trasparenza; (ii) incentivare gli attori della rete con un token nativo, disintermediando e riducendo così i costi di gestione, e (iii) sostituire la sicurezza procedurale reattiva del sistema legale attuale con meccanismi proattivi e automatizzati che rendono una potenziale violazione del contratto costosa, e quindi non praticabile. Le reti Web3 generalmente forniscono un coordinamento più decentralizzato e spontaneo su Internet tra persone e istituzioni che potrebbero anche non conoscersi o fidarsi l'una dell'altra. Le strutture di coordinamento sono denominate Organizzazioni Autonome Decentralizzate (DAO).

Le DAO affrontano un antico problema di governance a cui gli scienziati politici e gli economisti fanno riferimento come il "dilemma principale-agente", che si verifica quando l'agente di un'organizzazione ha il potere di prendere decisioni per conto di, o con impatto sul, principale - un'altra persona o entità nell'organizzazione. Esempi di questa situazione potrebbero essere i manager che agiscono per conto degli azionisti o i politici che agiscono per conto dei cittadini. In tali configurazioni, l'azzardo morale si verifica quando una persona prende più rischi di quanto farebbe normalmente, perché altri sostengono il costo di quei rischi. Più in generale, si verifica quando l'agente agisce nel proprio interesse piuttosto che nell'interesse del principale, perché il principale non può controllare completamente le azioni dell'agente. Questo dilemma normalmente peggiora in condizioni di asimmetria informativa.

La rete Bitcoin può essere considerata la prima vera organizzazione decentralizzata e autonoma, coordinata dal protocollo Bitcoin, e che chiunque è libero di adottare. La rete Bitcoin fornisce un sistema operativo per la gestione del denaro in assenza di banche e direttori di banca, e ha dimostrato di essere resistente agli attacchi e tollerante agli errori fin da quando il primo blocco è stato creato nel 2009. Nessuna entità centrale controlla la rete, il che significa che finché le persone continuano a partecipare alla rete, solo un'interruzione di corrente mondiale potrebbe spegnere Bitcoin. Le regole di governance sono legate al token della rete, con l'obiettivo di guidare il comportamento dei nodi della rete con un meccanismo di incentivi che si è dimostrato un motivatore efficace per mantenere operativi i servizi di rete (per approfondire: Parte 1 - Blockchain e altri ledger distribuiti, Parte 4 - Token purpose-driven).

Con l'emergere della rete Ethereum, il concetto di DAO si è spostato verso l'alto nello stack tecnologico dal protocollo blockchain, fino allo smart contract. Mentre prima si aveva bisogno di una rete blockchain con un protocollo di consenso resistente agli attacchi per creare una DAO, gli smart contract hanno reso la creazione di DAO facilmente programmabile, spesso con poche righe di codice, e senza la necessità di configurare una propria infrastruttura di blockchain. I casi d'uso di DAO vanno dal semplice al complesso. La complessità dipende dal numero di parti interessate, così come dal numero e dalla complessità dei processi all'interno dell'organizzazione governati dallo smart contract. Le regole di governance del token incentivano e dirigono una rete di attori, sostituendo la necessità di organizzazioni top-down con un codice auto-applicativo. A seconda dello scopo e delle regole di governance di una DAO, e del livello di autonomia degli attori della DAO, i casi d'uso possono assomigliare a una società o a uno stato nazionale. Le organizzazioni che utilizzano gli smart contract come infrastruttura operativa possono utilizzare il sistema legale per una certa protezione della proprietà fisica, ma tale utilizzo è secondario rispetto ai meccanismi di sicurezza preventiva offerti dagli smart contract.

"TheDAO" nel 2016 è stato un esempio molto precoce di smart contract di notevole complessità sulla rete Ethereum. Lo scopo di TheDAO era quello di fornire uno strumento autonomo per la gestione di un fondo senza doversi affidare ai tradizionali gestori. Durante una vendita di token (DAO contro ETH) di quattro settimane, TheDAO ha raccolto l’equivalente di 150 milioni di dollari, risultando così la più grande vendita di token fino a quel momento. L'idea era che ogni possessore di token DAO sarebbe stato co-proprietario del fondo di investimento decentralizzato, proporzionalmente al numero di token posseduti, e avrebbe potuto partecipare alle decisioni di investimento con diritti di voto anch'essi proporzionali. Servizi specializzati per TheDAO sarebbero potuti essere affidati a subappaltatori assunti dai detentori di token di TheDAO con il consenso della maggioranza. Tuttavia, a causa di un errore di programmazione nel software, questa visione di TheDAO non è mai diventata realtà, in quanto - con una azione illecita - al progetto furono sottratti circa un terzo dei fondi prima che diventasse operativo. Questo ha portato ad un controverso hard fork della rete Ethereum. Uno dei principali difetti che divenne evidente risiedeva nelle regole di governance di TheDAO, che non tenevano conto dei processi decisionali in caso di eventi imprevisti (maggiori informazioni nel prossimo capitolo: Governance On-Chain rispetto a Off-Chain).

Questo primo caso d'uso di DAO basato su smart contract ha dimostrato che ciò che la rete Bitcoin ha risolto con un complesso protocollo di consenso, basato su decenni di ricerca applicata e teorica, non può essere semplicemente replicato con poche righe di codice. Lo scopo di TheDAO era diverso da quello della rete Bitcoin, e quindi richiedeva un nuovo tipo di meccanismo di governo resistente agli attacchi. Ma le regole di governance di TheDAO erano state sviluppate in pochi mesi, per lo più da ingegneri senza alcuna esperienza di governance. Le regole di governance dei token di TheDAO erano basate su ipotesi troppo semplificate di come i possessori di token si sarebbero comportati: non avevano tenuto sufficientemente conto di fenomeni psicologici come il “problema del free-rider”[^3] o della “razionalità limitata”[^4] che sono soggetti al campo dell'economia comportamentale (per approfondire: Parte 4 - Token purpose-driven). Invece il progetto di governance dei token fu basato sul presupposto che i piccoli detentori di token avrebbero imitato il comportamento dei grandi detentori di token, che si supponeva si sarebbero presi il tempo per un processo decisionale ragionevole in quanto avevano più "pelle nel gioco". In realtà, la maggior parte dei piccoli possessori di token non ha partecipato a nessun processo di voto, probabilmente sperando che altri possessori di token prendessero la decisione giusta per conto loro. Inoltre, il processo di voto comportava un intervento personale a fronte di una usabilità del wallet complessa, escludendo così dai processi di voto molti detentori di token più piccoli e tecnicamente meno abili. L'intera vicenda ha dimostrato che la "decentralizzazione" è anche una questione di comportamento umano, e quindi anche soggetta all'economia comportamentale, e mai solo una questione matematica o tecnica.

Stiamo vedendo emergere sul paradigma del Web3 molte più DAO, con una vasta gamma di scopi. Le applicazioni Web3 più recenti si sono concentrate sul fornire un quadro plug-and-play end-to-end per costruire DAO. Il set di strumenti fornito include elementi come framework costituzionali, framework di risoluzione delle controversie, e molti altri, in modo che i nuovi progetti DAO non debbano costruire da zero tutti gli elementi organizzativi e istituzionali di cui necessitano. In questo modo vengono ridotti i costi tecnici della creazione di un'organizzazione decentralizzata, così da potersi concentrare su ciò che si vuole costruire (lo scopo della rete) e su come lo si vuole costruire (le regole di governance della rete). Molti dei progetti si basano sulla rete Ethereum e offrono un quadro modulare di smart contract, con un'interfaccia utente facile da usare, che permette alle persone senza conoscenze tecniche di creare la propria organizzazione decentralizzata. Il livello di decentralizzazione di tali organizzazioni può variare a seconda delle esigenze. Esempi di tali progetti sono “Aragon,” “Bitnation,” “Colony,” “Commonstack,” “DAOStack,” o “MolochDAO,” ognuno dei quali differisce dagli altri per focus, ideologia o livello di progressione e successo.


Blockchain Networks are Complex Socioeconomic Systems


DAO vs. Organizzazioni tradizionali

Grandi parti della nostra società hanno organizzazioni top-down e strutture di controllo. Il ruolo del sistema giuridico è quello di garantire e far rispettare tutti gli accordi contrattuali di tutte le istituzioni che regolano le nostre interazioni socio-economiche. L'esempio di tali quadri giuridici sono (i) la costituzione di un paese, (ii) contratti di lavoro tra dipendenti e organizzazione, (iii) accordi di fornitura, accordi di acquisto o contratti di vendita tra le organizzazioni, o (iv) accordi bilaterali o multilaterali tra governi di diverse nazioni. Le strutture organizzative delle nostre istituzioni economiche si sono evolute nel tempo e sono oggetto di ricerca in economia istituzionale, scienze della gestione e cibernetica. Le istituzioni politiche che governano i membri di un'area geografica (cittadini) si sono anche evolute nel tempo e sono soggette allo studio della scienza politica, dell'economia, in particolare l’economia istituzionale, sociologia e cibernetica.

Evoluzione delle aziende e la “Teoria dell’impresa”: Nel suo libro "La teoria dell'impresa", l'economista Ronald Coase ha sostenuto che le imprese nascono se possono produrre ciò di cui hanno bisogno internamente in modo più efficiente che attraverso l'esternalizzazione, tenendo conto di tutti i costi, come la ricerca, l'acquisizione di informazioni, la contrattazione e le partnership aziendali o l’impegno in una negoziazione bilaterale. Le sue teorie spiegano la concentrazione della produzione economica, attraverso l'integrazione verticale della produzione e il successivo aumento delle multinazionali, dalla rivoluzione industriale fino alla fine del 20° secolo. Negli ultimi decenni, queste organizzazioni altamente strutturate, centralizzate e burocratiche del 20° secolo hanno lasciato il posto a forme organizzative meno strutturate, come "Holacracy", che è un esempio di struttura organizzativa più autonoma guidata da unità autosufficienti. Internet, come tecnologia di condivisione delle informazioni, ha facilitato gran parte di questa innovazione organizzativa, dando il via a una rivoluzione verso l’outsourcing e riducendo la dimensione delle società (in numero di dipendenti). Inoltre, l'emergere del Web2 ha facilitato i meccanismi globali del mercato a costi inferiori delle transazioni, consentendo nuove forme di organizzazione, ad esempio, il prosumer, cioè un consumatore che contribuisce alla produzione. Tuttavia, un potente intermediario rimane, una terza parte fidata simile a Amazon, Ebay, Zalando, Uber, Airbnb o società simili, che fornisce una piattaforma fidata per due persone che interagiscono su Internet. Mentre i prodotti e i servizi intorno a quelle piattaforme sono diventati sempre più disaggreati, portando i produttori e i consumatori più vicini l'uno all'altro, i termini di servizio sono sempre dettati da tali fornitori di piattaforme, per lo più aziende detenute da privati che controllano anche tutti i dati dell'utente. Gli smart contract hanno il potere di disintermediare queste piattaforme, introducendo nuovi modi di coordinare le attività, come l'assegnazione dei compiti, il coordinamento e la supervisione di un gruppo di persone che condividono interessi economici comuni ma sono geograficamente distanti.

La governance degli stati nazionali e la democrazia rappresentativa: La democrazia è un sistema di governance in cui le persone che condividono un'area geografica e sono interessate da decisioni collettive del gruppo concordano di partecipare in modo eguale al processo decisionale. La questione di come gli individui dovrebbero partecipare è ed è stata la fonte di molti dibattiti e conflitti, e si è anche notevolmente evoluta nel tempo. La democrazia diretta è una forma di democrazia in cui le persone decidono direttamente tutte le iniziative politiche. Tuttavia, più grande è il gruppo, più difficile è che i membri di quel gruppo partecipino a ciascun processo decisionale per vari motivi, ad esempio l'elevato costo di coordinamento e i costi di transazione mentale per ogni individuo coinvolto. Le istituzioni centralizzate e le strutture organizzative burocratiche, di conseguenza, sono emerse attorno alle moderne democrazie rappresentative. In tale configurazione rappresentativa, i rappresentanti eletti governano per conto di tutti i membri idonei di uno stato, il sovrano. Entrambi i sistemi hanno meriti e carenze, a seconda delle dimensioni e del tipo di gruppo governato. La recente storia politica suggerisce una sempre maggiore disillusione dei cittadini verso sistemi consolidati di governance politica, che gli scienziati politici definiscono "post-democrazia". Questa è caratterizzata da un'elite governativa sempre più remota, abbinata a un maggiore clamore della cittadinanza che reclama il proprio posto nel processo decisionale. Gli effetti della globalizzazione, come il libero scambio gratuito, il trasporto più economico e più veloce, e Internet, hanno ulteriormente minato il potere dello Stato in quanto regolatore della vita dei suoi cittadini. Una possibile soluzione a questa disillusione è la "democrazia liquida", un tipo di governance democratica in base al quale un elettorato delega il ​​potere di voto in modo più flessibile, consentendo la differenziazione nei poteri delegati e il periodo di tempo della delegazione. È un modo di prendere decisioni collaborative che non dipende da rappresentanti eletti, ma piuttosto dalla delegazione parziale o temporale dei voti. Sebbene la "democrazia liquida" possa offrire una soluzione ad alcuni dei problemi dei sistemi democratici attuali, è una strada impraticabile per governare, considerate le nostre strutture attuali, che sono prevalentemente basate su (i) silos giuridiche nazionali che sono il relitto di un’era pre-Internet e pre-globalizzazione e (ii) la predominanza dei sistemi di votazione basati su carta.

Le organizzazioni autonome decentralizzate (DAO) coinvolgono una serie di persone che interagiscono tra loro secondo un protocollo software open source autoesecutivo in assenza di accordi bilaterali. Il protocollo Blockchain e / o il codice di smart contract formalizzano le regole di governance di una DAO, regolando il comportamento di tutti i partecipanti alla rete. Le DAO offrono la possibilità di costituire organizzazioni decentralizzate fluide su Internet e attorno a uno specifico scopo economico, politico o sociale. Forniscono un sistema operativo per persone e istituzioni che non si conoscono tra loro, che potrebbero vivere in diverse aree geografiche, parlare lingue diverse e essere soggette a giurisdizioni diverse. Gli elementi della democrazia liquida possono essere applicati a livello di protocollo (delegati Proof of stake o mining pool Proof of work) e a livello di smart contract con minori costi operativi rispetto al mondo "off-chain" in cui viviamo oggi. L'esecuzione di attività di rete può essere ricompensata con un token di rete. I token possono anche essere utilizzati per esercitare i diritti di voto. Una volta implementata, un'organizzazione autonoma completamente decentralizzata è indipendente dal suo creatore e non può essere controllata da una singola entità, ma solo con il consenso a maggioranza dei partecipanti all'organizzazione.[^5] Le regole esatte della maggioranza sono definite nel protocollo di consenso o nello smart contract codificato e variano a seconda del caso d’uso. Le DAO hanno il potenziale per risolvere i problemi di coordinamento globale come l'intransparenza lungo le catene di approvvigionamento internazionali e la mancanza di esecutività della politica globale. Questo è probabilmente uno dei motivi per cui molte organizzazioni delle Nazioni Unite stanno già esaminando le applicazioni degli smart contract, come il Programma alimentare mondiale, l'UNICEF, UNOPS e UNDP.

Le DAO sono open source, quindi trasparenti, e se ben progettate, incorruttibili. Tutte le transazioni dell'organizzazione sono registrate e gestite da una rete Blockchain. Le proposte di aggiornamento del codice possono essere effettuate da chiunque nella rete e sono votate tramite consenso a maggioranza degli attori della rete coinvolti. In quanto tali, le DAO possono essere viste come organismi distribuiti, o tribù distribuite che vivono su Internet ed esistono autonomamente, ma si affidano anche ad individui specializzati o organizzazioni più piccole per eseguire determinati compiti che non possono essere sostituiti con l'automazione. Tuttavia, vorrei sostenere che non esiste una cosa come un'organizzazione completamente decentrata e autonoma. A seconda delle norme di governance, ci sono diversi livelli di decentramento. Inoltre, mentre la rete potrebbe essere geograficamente decentralizzata, con molti attori di rete indipendenti ma uguali, le regole di governance scritte nel protocollo Smart Contract o Blockchain saranno sempre un punto di centralizzazione e perdita di autonomia diretta. Le DAO possono essere architettonicamente decentralizzate (gli attori indipendenti eseguono diversi nodi) e sono geograficamente decentralizzate (soggetti a giurisdizioni diverse), ma sono logicamente centralizzate attorno al protocollo. La questione di come aggiornare il protocollo, quando e se necessario, è molto spesso delegata a una serie di esperti che comprendono le complessità tecnico-legali del codice, e quindi rappresentano un punto di centralizzazione (per approfondire: Parte 2 - Governance on-chain vs. off-chain).


Top Down Organizations vs Decentralized Autonomous Organizations


Le reti Web3 e le DAO basate su smart contract sono sistemi complessi composti da tre reti interdipendenti: (i) una rete di computer, (ii) una rete di persone, (iii) una rete di flusso di token. Sono reti socio-economiche adattive dinamiche nel tempo e nello spazio. Dinamico si riferisce ai continui cambiamenti di stato della rete come risultato delle azioni impostate dagli agenti umani (invio di token o consumo di altri servizi di rete, contributo con codice o fork in un'altra rete). Adattivo significa che i partecipanti alla DAO si adattano costantemente alla rete di cui fanno parte a causa dei circuiti di feedback tra i singoli attori e l'intera rete. Le azioni individuali influenzano il sistema e, di conseguenza, il sistema nel suo complesso si evolve nel tempo. I sistemi complessi differiscono da altri sistemi (meno complessi), in quanto il comportamento a livello di sistema non può essere facilmente concluso o previsto dai cambiamenti di stato locale indotti dai singoli attori della rete

La teoria dei sistemi è uno dei tanti strumenti associati alla "cibernetica", un campo della scienza interdisciplinare che studia i sistemi di autogoverno degli organismi viventi, delle macchine e delle organizzazioni. Il termine "cibernetica" ha le sue radici nella lingua greca e può essere tradotto con "direzionare, navigare o governare la nave". La direzione si riferisce alla definizione degli obiettivi, non al dire al sistema cosa fare. Questi obiettivi possono essere individuali (desideri e bisogni individuali) e comuni (consenso sociale sulle politiche collettive). I sistemi di autogoverno e co-guida, nelle scienze politiche, sono spesso indicati come democrazia. L'economista Friedrich von Hayek ha fatto riferimento alla cibernetica come una disciplina che potrebbe anche aiutare gli economisti a comprendere i mercati come "fenomeni complessi di sistemi auto-organizzati o autogeneranti" utilizzando il meccanismo di feedback cibernetico per previsioni di modelli economici. Ha spiegato che l’idea della “mano invisibile” di Adam Smith come anticipazione del funzionamento del meccanismo di feedback in cibernetica.

Economia istituzionale delle DAO

L'economia istituzionale è un sottoinsieme dell'economia che si interseca con la scienza politica, la sociologia o la storia e studia il ruolo delle istituzioni formali o informali in un contesto socio-economico. Le "istituzioni" rappresentano un insieme di regole o contratti che consentono l'interazione sociale come procedure, convenzioni, accordi, tradizioni o costumi. Sono spesso incorporati in una configurazione di diversi livelli interdipendenti: regole naturali, culturali e legali. Le istituzioni possono anche riflettere le entità che canalizzano e incentivano le azioni degli individui in un gruppo. L'economista istituzionale Gustav von Schmoller ha detto: "Lo studio dell'organo e dell'istituzione è per la conoscenza del corpo sociale, ciò che è l'anatomia per il corpo fisico".

Diverse scuole di economia istituzionale applicano definizioni diverse di ciò che considerano un'istituzione. I primi corpi sociali erano comunità, come la tribù, la Sippe, la famiglia. Man mano che l'evoluzione tecnologica e sociale rendeva fattibile il governo di quantità crescenti di persone e su aree geografiche più vaste, sono emersi nuovi organi sociali, in particolare lo stato nazionale e le aziende.

Dall'emergere di Internet si sono formate molte tribù Internet distribuite, come le piattaforme di social media e altre piattaforme. In questo contesto storico, le reti blockchain introducono un nuovo tipo di infrastruttura istituzionale basata su Internet governata da protocolli eseguibili dalle macchine. Le organizzazioni autonome decentralizzate possono quindi essere viste come un nuovo organismo sociale per il Web3. Rappresentano reti socio-economiche che arrivano con dati in tempo reale su tutte le attività di rete, ma a differenza del Web2, quei dati sono pubblici a tutti e non controllati da una singola entità. Il Web3 ci consente di documentare e analizzare l'emergere di nuove istituzioni in tempo quasi reale e in modo verificabile pubblicamente. Dati i progressi nella scienza dei dati, ciò consente nuovi meccanismi di coordinamento basati sui dati e consente nuove forme di governance sovranazionale con cicli di feedback quasi in tempo reale. I prossimi anni sveleranno le implicazioni dei meccanismi economici imposti dalle macchine e le implicazioni degli smart contract sull'evoluzione dei contratti legali e dei meccanismi di guida socio-economica collettiva.

Nella loro struttura istituzionale, le reti Web3 assomigliano a stati nazione molto più di quanto assomiglino alle aziende. Il protocollo blockchain è paragonabile alla costituzione e alle leggi governative di uno stato nazionale. Gli attori autonomi nella rete sono i sovrani della rete, e sono quindi soggetti alla costituzione della rete, al protocollo blockchain o al codice dello smart contract. La politica monetaria di una rete Proof-of-Work, ad esempio, è definita nel protocollo e regola le circostanze in cui viene coniato un token di rete. Anche la politica fiscale è definita nel protocollo e regola le commissioni di transazione. Le parti interessate possono aderire e rifiutare in qualsiasi momento, decidere di diventare membri attivi della comunità e partecipare allo sviluppo del codice o decidere le modifiche al codice in caso di aggiornamento.

Gli stati nazionali sono paragonabili alle reti autorizzate, piuttosto che alle reti prive di autorizzazione. Nella maggior parte dei paesi, solo i cittadini di detti stati nazionali hanno il privilegio di far parte della rete, o in altre parole, di vivere e lavorare in quel paese. I non cittadini possono ricevere un permesso temporaneo per entrare o lavorare nel paese. Sebbene sia possibile accettare e rifiutare, tramite l'immigrazione o l'emigrazione, questa opzione di solito ha un costo personale ed economico elevato e richiede tempo. Gli stati nazionali guidano le azioni dei loro cittadini principalmente per disincentivo: quando infrangi la legge, devi pagare una multa o andare in prigione. Le tasse possono essere considerate come costi di transazione di rete che i cittadini pagano per ricevere servizi governativi. In alcuni casi, i governi nazionali istituiscono agevolazioni fiscali e sussidi che agiscono come incentivi positivi per "spingere" i propri cittadini a un comportamento specifico. Il sistema di tassazione fa parte della politica fiscale di un Paese che, insieme alle politiche della banca centrale, decide sulle politiche monetarie, che intendono indirizzare gli attori della rete verso determinati comportamenti economici.


Institutional Economics of DAOs 1


Institutional Economics of DAOs 1


Politica monetaria e fiscale delle DAO

La politica monetaria si riferisce alla governance dell'offerta di moneta di una valuta nazionale, come l'induzione di tassi di interesse che sono strategizzati e implementati da banche centrali, comitati valutari e altre autorità di regolamentazione pertinenti con l'obiettivo di raggiungere obiettivi macroeconomici come inflazione, consumo, crescita economica e liquidità. L'obiettivo principale della maggior parte delle banche centrali è gestire l'inflazione riducendo la disoccupazione. In questi casi, l'obiettivo è solitamente quello di raggiungere la crescita economica, o almeno la stabilità, che si misura in termini di PIL (prodotto interno lordo), per mantenere un basso tasso di disoccupazione e un tasso di cambio stabile. La maggior parte delle banche centrali utilizza una combinazione dei seguenti strumenti per regolare la politica monetaria di un paese: (i) operazioni di mercato aperto, (ii) requisiti di riserva, (iii) intervento sui tassi di cambio e (iv) tassi di interesse a breve termine.

La politica di fornitura di token di una rete blockchain può essere considerata la "politica monetaria" di una rete blockchain. Questa è definita nel protocollo e stabilisce la fornitura e la disponibilità del token di rete nativo. Proprio come le politiche monetarie delle nazioni possono variare da paese a paese, le politiche di fornitura di token delle reti blockchain e di altre DAO possono differire notevolmente, introducendo una nuova area di ricerca applicata e sviluppo. L'offerta di token potrebbe essere fissa dall'inizio, come nel caso della rete Bitcoin, oppure indefinita, come nel caso della rete Ethereum.

La fornitura di token di Bitcoin, ad esempio, è regolata nel protocollo ed è stata definita prima che il protocollo fosse implementato e distribuito. Ogni volta che un miner scopre un nuovo blocco, vengono creati nuovi BTC. I primi BTC sono stati creati nel blocco genesis nel 2009. Il numero di BTC generati per blocco diminuisce del 50 percento ogni 210.000 blocchi, o circa ogni quattro anni. Il numero di token Bitcoin è quindi limitato a poco meno di 21 milioni di BTC. Si stima che l'ultimo BTC verrà estratto nel 2140, quando la ricompensa del blocco scenderà al di sotto di 1 Satoshi, che rappresenta la denominazione più piccola di BTC. I miner sarebbero comunque incentivati ​​a mantenere la rete, nonostante la diminuzione delle ricompense di blocco, poiché potrebbero riscuotere commissioni per garantire le transazioni. Cambiare la politica monetaria della rete Bitcoin richiederebbe il consenso della maggioranza degli attori della rete, il che è possibile, ma improbabile. L'inflazione dei token è determinata dal numero di nuovi token generati ogni anno, meno la quantità di token bruciati. Se un protocollo stabilisce un'offerta fissa di token, ciò porterà potenzialmente a uno sviluppo deflazionistico del prezzo del token nativo, quando la domanda supera l'offerta di nuovi token, tenendo conto dei token sommersi.[^6]

La fornitura di Ethereum non era predefinita ma governata collettivamente dalle parti interessate della rete: (i) sviluppatori, (ii) nodi completi, (iii) miner e altri partecipanti alla rete. Ai partecipanti iniziali alla vendita di token sono stati assegnati 60 milioni di ETH nel blocco genesis. Altri 12 milioni di ETH sono stati distribuiti ai primi contributori e alla Fondazione Ethereum. Le ricompense dei blocchi sono diminuite nel tempo a causa dei cambiamenti nel protocollo di consenso. Un evento che ha influito sul tasso di emissione è stato il “fork Homestead” nel 2016. Le tempistiche dei blocchi sono state ridotte, il che ha portato temporaneamente ad un aumento del tasso di emissione. Nel 2017 è stato attivato un meccanismo, indicato come "Difficulty Bomb" o "Ethereum Ice Age", che ha aumentato la difficoltà di estrarre un blocco, che ha rallentato i blocchi e diminuito l'emissione di nuovi token. Più tardi nello stesso anno, è stata rilasciata la "Byzantium fork" che ha ridotto le ricompense di blocco da 5 a 3 ETH. Il calo più recente è stato da 3 a 2 ETH nel 2019.

A seconda del tipo di regole di governance, i possessori di token con una grande partecipazione nel sistema potrebbero influenzare la domanda di mercato o influenzare il prezzo di un token e quindi il tasso di cambio di quel token, agendo "quasi" come una banca centrale. In una rete in cui i detentori di token non si conoscono o non si fidano l'uno dell'altro, un'azione coordinata potrebbe essere difficile da implementare, poiché richiederebbe un’azione coordinata di acquisto o vendita di token per manipolare il mercato. Se invece una quota elevata dei token di rete è detenuta da un singolo o da un numero limitato di detentori che si conoscono, sarà più facile guidare l'economia interna dei token attraverso un'azione coordinata. Questo è stato un grosso problema per molte vendite di token (per approfondire: Parte 2 - Vendite di token).

La politica fiscale si riferisce all'uso della spesa pubblica e delle politiche fiscali per influenzare le condizioni macroeconomiche. La tassazione è un importante strumento di politica fiscale per guidare l'attività economica finanziando la spesa pubblica. Il governo può spendere soldi per sussidi, programmi di assistenza sociale, progetti di lavori pubblici e stipendi del governo. Mentre tasse più elevate riducono l'autonomia dei singoli attori, la spesa pubblica può incentivare i beneficiari a spendere i fondi e può essere utilizzata per una crescita economica diretta.

Nelle reti blockchain pubbliche e prive di autorizzazione, la politica fiscale potrebbe essere riflessa dal livello dei "costi di transazione" che si devono pagare per le transazioni di rete. Questo potrebbe essere paragonabile alle tasse sul valore aggiunto che i governi nazionali raccolgono, solo che gli esattori delle tasse, nel caso di una blockchain pubblica, sono nodi autonomi che convalidano le transazioni e vengono ricompensati per i loro servizi di rete. In una configurazione Proof-of-Stake, i meccanismi di "politica fiscale" si riflettono in variabili di protocollo come (i) staking, (ii) vesting periods (cioè i periodi di maturazione del diritto) e (i) pool di riserve che si riempiono o si esauriscono in base ai meccanismi della curva di legame.[^7]

Riassunto del capitolo

Dall'emergere di Internet, si è formata una vasta gamma di tribù Internet distribuite, culminate nelle piattaforme dei social media di oggi. Le DAO rappresentano reti dinamiche governate da protocolli eseguibili dal computer. Promettono un coordinamento più decentralizzato e spontaneo su Internet tra utenti che non si conoscono o non si fidano l'uno dell'altro.

Le reti Web3 forniscono un'infrastruttura di governance pubblica in grado di ridurre al minimo il dilemma principale-agente esistente delle organizzazioni e i conseguenti rischi morali. I loro token nativi forniscono una nuova forma di incentivi per allineare automaticamente gli interessi in assenza di terze parti. La rete Bitcoin può essere vista come la prima organizzazione autonoma decentralizzata di questo tipo.

I dilemmi principale-agente si verificano quando l'agente di un'organizzazione ha il potere di prendere decisioni per conto di o che hanno un impatto sul principale, un'altra persona o entità nell'organizzazione. Ne sono un esempio i manager che agiscono per conto degli azionisti o i politici che agiscono per conto dei cittadini. Il rischio morale si verifica quando una persona si assume più rischi del normale, perché qualcun altro sostiene il costo di tali rischi.

Una DAO può essere formalizzat_a_ da un contratto intelligente. I casi d'uso variano da semplici a complessi. La complessità dipende dal numero di stakeholder, nonché dal numero e dalla complessità dei processi all'interno di tale organizzazione. A seconda dello scopo e delle regole di governance, un'organizzazione DAO potrebbe assomigliare a società o stati nazionali.

I protocolli Web3 sono paragonabili alla costituzione e alle leggi vigenti degli stati nazion_ali_. Simile a una rete blockchain, gli stati nazion_ali_ hanno anche un codice, la costituzione, che è pubblica e open-source, ma le leggi non possono essere auto-applicate.

Nella loro struttura istituzionale, le reti blockchain pubbliche e prive di autorizzazione assomigliano a stati nazion_ali_ molto più di quanto assomiglino alle aziende. Gli attori autonomi nella rete sono i sovrani della rete, e sono quindi soggetti alla costituzione della rete, al protocollo blockchain o al codice dello smart contract. La politica monetaria di quella rete è definita nel protocollo e regola le circostanze in cui viene coniato un token di rete. Anche la politica fiscale è definita nel protocollo e regola le commissioni di transazione.

La politica monetaria di un token di rete stabilisce l'offerta e la disponibilità di questi token. Queste politiche monetarie, o "fornitura di token", possono differire notevolmente da rete a rete.

Riferimenti e approfondimenti

  • Bevir, Mark: “Governance: A very short introduction”, Oxford University Press, 2013
  • Buterin, Vitalik: “DAOs, DACs, DAs and More: An Incomplete Terminology Guide”, May 6, 2014: https://blog.ethereum.org/2014/05/06/daos-dacs-das-and-more-an-incomplete-terminology-guide/ Caplan, Bryan: “From Friedman to Wittman: The Transformation of Chicago Political Economy”, Econ Journal Watch, Issue 2(1) Pages 1-21. 2005
  • Chavance, Bernard: “Institutional Economics,” Routledge Frontiers of Political Economy, 2009, http://ipaa.ir/files/site1/pages/0415449111%20-%20Institutional%20Economics.pdf
  • Chappelow, Jim: "Monetary Policy", Investopedia: https://www.investopedia.com/terms/m/monetarypolicy.asp (accessed Nov 12, 2018).
  • Coase, Ronald: “The Nature of the Firm”, Economica. Blackwell Publishing, 386–405, 1937
  • Crouch, C.: “Coping with Post-democracy”, Fabian Society, 2000
  • Dahlman Carl J.: ”The Problem of Externality”, Journal of Law and Economics. 22 (1): 141–162, 1979
  • Downs Anthony: “An Economic Theory of Political Action in a Democracy”, Journal of Political Economy, The University of Chicago Press. 65 (2): 135–150, 2014
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  • DAOStack: https://daostack.io/
  • MolochDAO: https://www.molochdao.com/

Note a piè di pagina

[^1]: I due capitoli seguenti sono parzialmente basati su un articolo pubblicato dall'autrice nel 2017: Voshmgir, Shermin: “Disrupting governance with blockchains and smart contracts,”, Journal for Strategic Change. Una versione precedente è stata pubblicata su blockchainhub: https://blockchainhub.net/blog/blog/disrupting-organisations-with-blockchain/ and Voshmgir, S.; Zargham, M.: “Foundations of Cryptoeconomic Systems,” Cryptoeconomic Systems Journal, March 2020, recuperato da: https://assets.pubpub.org/sy02t720/31581340240758.pdf

[^2]: "Governance“ è un termine della scienza politica che si riferisce alle regole, alle norme e alle azioni di come le persone interagiscono all'interno di una comunità o organizzazione - sia formale che informale.

[^3]: Il “problema del free-rider” si presenta quando membri di un gruppo approfittano della possibilità data loro di utilizzare una risorsa comune o un bene collettivo senza contribuire al suo sviluppo.

[^4]: L'economia comportamentale presuppone che la razionalità degli individui e delle istituzioni sia "limitata" e che il 90% delle loro decisioni siano basate su scorciatoie mentali o "regole del pollice". Specialmente sotto pressione e in situazioni di alta incertezza le persone tendono a fare affidamento su prove aneddotiche e stereotipi per comprendere gli eventi e reagire più rapidamente.

[^5]: Tuttavia, in alcuni paesi, come l'Austria, alcune tendenze nella letteratura legale considerano le DAO come partnership di legge civile, un "Gesellschaften Bürgerlichen Rechts (GesBR)" ai sensi del §§ 1175 ABGB. Una partnership di diritto civile è un'associazione di individui o imprese che si uniscono per ottenere uno scopo comune. Sebbene un accordo di partnership scritto sia consigliato, non è obbligatorio. Tutti i partner sono responsabili congiuntamente con le loro attività private per i debiti sostenuti dall'impresa congiunta. Sebbene le DAO potrebbero essere classificate come GesBR, rimangono molti problemi irrisolti (ad esempio, la responsabilità solidale).

[^6]: Si stima che circa 3,7 milioni di BTC emessi fino ad oggi siano andati persi per sempre, a causa della perdita dell'accesso alle proprie chiavi private.

[^7]: Una curva di legame è uno smart contract che definisce una relazione tra prezzo e offerta di token tramite una curva matematica. I contratti della curva di legame emettono i propri token tramite funzioni di acquisto e vendita. Si tratta di una forma di criptoeconomia emergente che può consentire la scoperta dei prezzi e mercati autonomi. Nella loro forma più semplice, agiscono come un market maker automatizzato. Il contratto può accettare garanzie collaterali e in cambio emette il suo token nativo e viceversa. Hanno caratteristiche del debito e del capitale proprio e possono incentivare il contributo collettivo ai progetti.