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Purpose Driven Tokens

Shermin Voshmgir edited this page Jul 22, 2021 · 1 revision

I token detti "purpose-driven" (letteralmente "guidati da uno scopo") incentivano il comportamento individuale per contribuire a un obiettivo collettivo. L'obiettivo potrebbe essere un bene pubblico o la riduzione delle esternalità negative ad un bene comune. I token purpose-driven introducono una nuova forma di creazione di valore collettivo senza intermediari tradizionali: di fatto forniscono un'alternativa al sistema economico convenzionale, che incentiva prevalentemente la creazione di valore individuale sotto forma di beni privati.

Le reti blockchain pubbliche possono essere descritte utilizzando molte metafore: (i) ledger distribuiti, (ii) "macchine a stati" universali, (iii) strumenti di governance, (iv) strumenti contabili, e (v) organizzazioni autonome decentralizzate. Tuttavia, tutte queste caratteristiche derivano dal fatto che la rete Bitcoin e simili sistemi distribuiti sono prima di tutto (vi) sistemi di incentivazione. La tecnica della Proof-of-Work ha rivoluzionato la creazione di valore collettivo in assenza di intermediari. Ha introdotto un meccanismo di consenso per indurre gli attori della rete a gestire collettivamente un ledger distribuito in modo veritiero, premiandoli con dei token. L'idea di allineare gli incentivi all'interno di una comunità di attori anonimi ha introdotto un nuovo tipo di infrastruttura pubblica che è autonoma, autosufficiente e resistente agli attacchi (per approfondire: Parte 1 - Bitcoin, Blockchain e altre DLT). Questo ha ispirato molti progetti per costruire sul principio di incentivare il comportamento con quello che io chiamo un "token guidato dallo scopo" o purpose-driven token. Con il termine "scopo" intendo l'idea di un obiettivo collettivo, oltre alla massimizzazione del proprio profitto personale. L'obiettivo collettivo potrebbe essere un bene pubblico (per esempio, una rete di pagamento P2P) o la riduzione delle esternalità negative di un bene comune (per esempio, la riduzione delle emissioni di CO2).

La tecnica di Proof-of-Work di Bitcoin ha introdotto un nuovo tipo di creazione di valore collettivo che va oltre la classica creazione di valore economico. Il protocollo fornisce un sistema operativo per un nuovo tipo di economia che può trascendere gli stati nazionali e le organizzazioni individuali. La natura open-source del protocollo Bitcoin ha permesso a chiunque di prendere il codice, copiarlo e modificarlo, e creare la propria rete guidata da uno scopo. Reti come Ethereum hanno portato l'idea della creazione di valore collettivo al livello successivo, fornendo una infrastruttura pubblica per creare un token applicativo scrivendo solo poche righe di codice. Con questi token applicativi è possibile creare tipi completamente nuovi di economie con un semplice smart contract che gira su un'infrastruttura pubblica e verificabile. Questi token sono un veicolo facilmente programmabile per modellare i processi decisionali individuali all'interno del contratto. Qualsiasi scopo può essere incentivato. Qualsiasi comportamento può essere modellato. Esempi di tipi di purpose-driven token sono:

Incentivare il consenso relativo allo stato di una rete: in una rete Proof-of-Work, il consenso tra i nodi è raggiunto incentivando i "miners" (con token nativi della specifica DLT) ad usare la loro potenza di calcolo per proteggere la rete. L'obiettivo è quello di raggiungere il consenso distribuito circa lo stato della rete tra attori (nodi) non fidati. Il meccanismo di ricompensa si basa sul presupposto che tutti gli attori della rete sono potenzialmente corrotti, e quindi il processo di scrittura delle transazioni sulla blockchain è intenzionalmente reso difficile e inefficiente, rendendo costoso per nodi malintenzionati attaccare la rete. Bitcoin, Ethereum e reti simili forniscono un bene pubblico analogo a quello che i governi di solito forniscono ai loro cittadini: reti di pubblica utilità come ferrovie, acquedotti o reti elettriche. Tuttavia, al contrario dei beni pubblici controllati dallo stato, le reti blockchain hanno una manutenzione, sviluppo e controllo completamente distribuiti, e sono tutti allineati e incentivati dal token nativo. Nel caso di Bitcoin, il bene pubblico rappresenta un'infrastruttura di pagamento P2P. Nel caso di Ethereum, il bene pubblico rappresenta un'infrastruttura di calcolo P2P. Tuttavia, Proof-of-Work non è l'unico meccanismo di incentivo per raggiungere i consenso universale sullo stato della rete. Protocolli di consenso alternativi che potrebbero essere più veloci o più efficienti in termini di risorse sono in fase di ricerca e sviluppo (per approfondire: Parte 1 - Bitcoin, Blockchain, e altri Ledger distribuiti)

Incentivare i contributi dei social media: Steemit è un social network basato su blockchain progettato per incentivare la creazione e la cura dei contenuti. Qualsiasi utente può partecipare e contribuire gratuitamente, e come tale, contribuire al bene pubblico. L'obiettivo di questa rete sociale P2P è quello di premiare coloro che contribuiscono alla crescita e alla resilienza della rete di social media. Steemit è un'applicazione simile a "Facebook" o "Reddit", ma al contrario di Facebook o Reddit, la rete è governata e mantenuta collettivamente. I collaboratori della rete vengono ricompensati sia per il loro contributo all'infrastruttura blockchain sottostante (Steem blockchain), sia per il caricamento e la cura di contenuti sul sito web di Steemit. L'ammontare della ricompensa dipende dal numero di contributi, e dalla loro popolarità. Esempi di altre reti che incentivano i contributi sono “E-chat,” “Akasha,” “Minds,” o “Golos” (per approfondire: Parte 4 - Steemit).

Incentivare i contributi a un elenco: I Token Curated Registries (TCR) sono un meccanismo criptoeconomico progettato per incentivare la cura collettiva di liste pubbliche o feed di contenuti in un social network. L'obiettivo collettivo è arrivare ad una lista i cui contenuto sia utile e di alta qualità. I token sono utilizzati per fornire un incentivo economico per curare la classifica delle informazioni in tale lista. Il meccanismo di un TCR mira ad allineare gli incentivi dei detentori di token al fine di produrre liste che abbiano valore per i consumatori e fornire un indicatore affidabile di qualità su qualcosa che un utente non può osservare direttamente. Ogni lista ha il proprio token nativo (per approfondire: Parte 4 - TCR).

Incentivare la riduzione delle emissioni di CO2: I token crittografici emessi da uno smart contract possono anche essere utilizzati per incentivare gli individui e le aziende ad agire in modo sostenibile. In una tale configurazione, gli individui e le organizzazioni che possono dimostrare di aver ridotto le emissioni di CO2 possono essere ricompensati con un token che viene creato (coniato) a fronte di tale prova. A seconda del design del token, le ricompense di CO2 possono variare notevolmente da progetto a progetto, e potrebbero essere scambiate con altri servizi forniti dalla stessa organizzazione che emette i token. I token potrebbero essere legati all'identità di un utente (non fungibili), o potrebbero essere progettati per essere negoziabili (trasferibili). Potrebbero essere progettati per scadere dopo un certo tempo, o avere una durata illimitata. "Vienna Kultur-Token", “Sweatcoin”, o “Changers” incentivano ad andare in bicicletta, a piedi o a usare i trasporti pubblici invece di usare l'auto. Altri progetti incentivano la produzione o il consumo di energie rinnovabili come “Solar Coin,” “Electric Chain,” e “Sun Exchange.” In alternativa, le persone potrebbero essere incentivate con un token ogni volta che dimostrano di aver usato meno energia utilizzando dispositivi ad alta efficienza energetica, o spegnendo le luci, come nel caso di “Energi Mine” o “Electron.” Si potrebbe anche essere incentivati a piantare alberi (Proof-of-Tree-Planted), pulire una spiaggia (Proof-of-Bottles-Recycled), ridurre i rifiuti alimentari, e molto altro. Alcuni esempi sono: “Plastic Bank,” “Earth Dollar,” “Bit Seeds,” “Eco Coin,” “Earth Token,” e “Recycle To Coin.”

I token di tipo purpose-driven forniscono un'alternativa ai sistemi economici convenzionali, che incentivano prevalentemente la creazione di valore individuale: attori privati che estraggono la rendita dalla natura o dalla forza lavoro, e la trasformano in prodotti, spesso esternalizzando i costi alla società, mentre internalizzano (e massimizzano) i profitti privati. Tuttavia, questo nuovo e fenomeno di creazione collettiva di valore che Bitcoin ha introdotto avrà probabilmente ancora bisogno di molta ricerca e sviluppo, e di una lunga fase di prove ed errori prima di poter comprendere a fondo il potenziale di incentivare i contributi a un bene pubblico. I casi d'uso operativi sono ancora limitati.

La "politica monetaria" dei token purpose-driven può essere regolata da uno smart contract che governa l'emissione e la gestione dei diritti di questi token. Questi token possono essere fungibili (scambiabili con altri token dello stesso tipo) o non fungibili (token di reputazione basati sull'identità). I token CO2, per esempio, potrebbero essere progettati per incentivare solo la persona che li ha accumulati (e quindi potrebbero essere non trasferibili). I token potrebbero anche avere una data di scadenza predefinita. I Bitcoin e altri token associati a blockchain sono stati progettati per essere trasferibili e quindi commerciabili. I token possono essere programmati per avere una trasferibilità limitata in modo che possano essere scambiati solo per prodotti e servizi all'interno della comunità. Questi token sarebbero quindi destinati a non uscire dal sistema interno e a non poter essere scambiati con denaro fiat, ma essere invece utili nell'economia interna di una rete (moneta della comunità).

Lo studio dell'economia, la teoria della scelta pubblica, la teoria dei beni pubblici, e le scienze comportamentali saranno essenziali per una migliore comprensione e - di conseguenza - anche una migliore progettazione e ingegnerizzazione dei token purpose-driven (per approfondire: Parte 4 - Come progettare un sistema di token).

Beni Collettivi & la Tragedia dei Beni Comuni

In economia, il termine "beni pubblici" si riferisce a beni che ogni individuo può usare senza pagare (non escludibili, che non richiedono autorizzazione), e dove l'uso da parte di un individuo non riduce la disponibilità per gli altri (non-rivali, o illimitati). I beni pubblici che soddisfano entrambe le condizioni solo in una certa misura sono chiamati beni pubblici impuri. I beni pubblici possono essere forniti da un governo, o essere disponibili in natura. I beni pubblici globali non hanno restrizioni geografiche e sono disponibili globalmente. Esempi sono: la conoscenza, Internet, e certe risorse naturali. La rete di pagamento Bitcoin potrebbe essere vista come una nuova forma di bene pubblico guidato dalla tecnologia, anche se impuro. La manutenzione e il mantenimento della rete sono collettivi e senza permesso. L'uso della rete è senza permessi e non è improntato alla rivalità, ma solo fino a quando non si raggiungono i limiti di capacità. Nella loro forma attuale, le reti blockchain pubbliche non scalano bene e possono essere considerate come rivali quando la rete risulta sovraccarica. Anche i social network P2P e i registri curati con i token sono beni pubblici guidati dalla tecnologia.

I beni pubblici tendono ad essere soggetti a problemi di free-rider, dove alcuni individui consumano il bene senza contribuire (sufficientemente) alla sua creazione o al suo mantenimento. Se un numero sufficientemente elevato di persone e istituzioni decide di attuare un comportamento di tipo free-rider, il mercato non riuscirà a fornire un bene o un servizio, anche se necessario. Il software open-source è un bene pubblico tipicamente soggetto al problema del free-rider. Anche il protocollo Bitcoin è un buon esempio di questo problema, poiché solo pochi contribuiscono al codice, con poco o nessun incentivo diretto a farlo, ma molte persone lo usano. Lo stesso vale per i social media gestiti con token o i registri curati utilizzando token, che devono affrontare molti comportamenti di tipo free-rider che devono quindi essere anticipati quando si progettano i meccanismi di governance del token (per approfondire: Parte 4 - Steemit & Token Curated Registries).

Se i beni pubblici diventano soggetti a restrizioni, diventano beni del club o beni privati. I meccanismi di esclusione potrebbero essere sotto forma di iscrizioni, diritti d'autore, brevetti o muri a pagamento. I beni di club rappresentano beni artificialmente scarsi. I ledger autorizzati potrebbero essere visti come tali beni di club, dove solo i membri della federazione (club) hanno accesso al libro mastro distribuito e possono scrivervi transazioni (per saperne di più: Parte 1 - Bitcoin, Blockchain, e altri Ledger distribuiti).

I beni comuni sono simili ai beni pubblici, in quanto non sono escludibili (non richiedono autorizzazione per l'accesso e l'uso), ma sono rivalitari, il che significa che il consumo di un bene da parte di una persona esclude altri dal consumarlo. Esempi di beni comuni sono l'acqua e l'aria, le foreste e le risorse naturali in generale. Sono pubblici ma scarsi, spesso in misura variabile. Se le risorse naturali sono sfruttate o inquinate oltre la loro capacità sostenibile, ciò impedisce agli altri di consumarle. La "tragedia dei beni comuni" si verifica quando gli individui prelevano le risorse per il proprio profitto a breve termine, trascurando le dinamiche collettive del comportamento individuale e le conseguenze a lungo termine sul bene comune. La tragedia dei beni comuni potrebbe essere evitata con regolamenti per limitare l'estrazione di beni oltre un livello sostenibile.

Mentre gli stock ittici mondiali possono essere visti come una risorsa non escludibile, essi sono di fatto limitati, e in costante diminuzione a causa della continua pesca in alto mare da parte di diversi attori privati in tutto il mondo. I ledger distribuiti pubblici allo stato dell'arte sono in qualche modo sempre rivali, ma hanno più carattere di bene pubblico, almeno attualmente. Questo potrebbe cambiare con l'evoluzione della tecnologia. I token purpose-driven possono essere programmati per mantenere o ripristinare un bene comune, e potrebbero eventualmente risolvere molti casi di "tragedia dei beni comuni" che la società affronta oggi. I token di CO2, come descritto in precedenza, potrebbero fornire un meccanismo per "spingere" gli individui a contribuire collettivamente alla riduzione delle esternalità negative di un bene comune.

Esternalità Positive & Negative

Il nostro attuale sistema economico incentiva prevalentemente la creazione di valore individuale sotto forma di beni privati. I beni privati sono accompagnati da diritti di proprietà privata che impediscono ad altri di usare il bene o di consumare i suoi benefici, a meno che non paghino per esso (escludibile). Con i beni fisici, il consumo da parte di una persona impedisce l'accesso ad altri (rivalità). Il caso è diverso per i beni digitali, ma la scarsità artificiale può essere creata con strumenti di gestione dei diritti digitali (protezione del copyright). Un bene privato può essere affittato ad un'altra persona, concedendo diritti di accesso temporanei. Anche i brevetti creano scarsità artificiale fornendo monopoli temporanei. Sono meccanismi legali per imporre l'esclusione di chiunque altro cerchi di usare la tecnologia brevettata.

La creazione di beni privati spesso porta a "esternalità negative" ai beni comuni, come l'ambiente. Tali esternalità negative sono regolate da organizzazioni locali, nazionali e internazionali, con leggi (per lo più incentivi negativi), tassazione (incentivi negativi con l'eccezione delle agevolazioni fiscali), incentivi positivi, e privatizzazione (meccanismi di mercato). Le "esternalità" in economia si riferiscono ai costi o ai benefici che colpiscono una persona o una comunità, che non ha scelto di sostenere quel costo o beneficio. Le "esternalità negative" sono il risultato di attività di persone e istituzioni che causano un costo indiretto (effetto negativo) su altre persone o istituzioni. L'inquinamento ne è un esempio. Il consumo di beni con una impronta di CO2 negativa è un altro. La produzione può causare inquinamento dell'aria, imponendo costi sanitari e di pulizia a tutta la società. Se questi costi non vengono internalizzati attraverso la regolamentazione del governo, coloro che creano le esternalità continueranno a farlo. Le "esternalità positive" possono sorgere se, per esempio, due agricoltori vicini hanno effetti ecologici positivi l'uno sull'altro. Incentivare la riduzione delle emissioni di CO2 con un token potrebbe essere un altro esempio di esternalità positiva che potrebbe contribuire al benessere di un bene comune, come una migliore qualità dell'aria di una città. Anche se la produzione collettiva di beni pubblici può risultare in esternalità positive, non esclude necessariamente esternalità negative. Se non ben progettati, i token di tipo purpose-driven possono avere esternalità positive e negative: mentre il Proof-of-Work è un meccanismo essenziale per il mantenimento di un bene pubblico, l'atto stesso del mining di Bitcoin è energeticamente costoso, producendo esternalità negative per la società.

Economia Comportamentale e “Nudging”

L'attuale progettazione delle reti tokenizzate si trova di fronte a molti problemi di "free-rider" e "tragedia dei beni comuni" che devono essere anticipati quando si progettano i meccanismi di governance dei relativi token. Inoltre, la maggior parte degli approcci di modellazione dei token sono basati sul presupposto della razionalità: tutti gli agenti agiscono in modo egoistico e logicamente coerente con le loro preferenze e credenze, e basano le loro decisioni sul pieno utilizzo delle informazioni. Gli attuali meccanismi di consenso sono basati sull'idea di una teoria economica neoclassica e sul concetto di un attore economico razionale - "homo economicus" - che riduce il processo decisionale economico alla semplice massimizzazione del profitto basato sulla massimizzazione del profitto individuale e sull'idea del "perfetto egoismo". Mentre l'idea di "perfetto egoismo" e le ipotesi di razionalità potrebbero avere senso nel contesto dei protocolli blockchain (in quanto il "consenso" non è effettivamente gestito direttamente da esseri umani ma quasi esclusivamente da "bot"), tali ipotesi di razionalità potrebbero non avere senso per la progettazione del meccanismo del comportamento umano verso la riduzione delle emissioni di CO2, i contributi a una rete sociale, o i contributi a una lista di token-curated.

Teorie economiche alternative, come l'economia comportamentale, si basano sul presupposto che l'azione individuale è più complessa. L'economia comportamentale è un campo dell'economia che studia il processo decisionale economico degli individui e delle istituzioni che sono influenzati da altri fattori oltre alla razionalità economica. Vengono presi in considerazione anche fattori psicologici, emotivi, culturali, cognitivi e sociali, con la conclusione che le persone prendono più del 90% delle loro decisioni basandosi su scorciatoie mentali o "regole del pollice". Specialmente sotto pressione e in situazioni di alta incertezza, gli esseri umani tendono a fare affidamento su prove aneddotiche e stereotipi per aiutarli a capire e rispondere agli eventi più rapidamente. Si presume che la razionalità degli individui e delle istituzioni sia "delimitata" dal tempo e dai limiti cognitivi, e che le soluzioni abbastanza buone siano preferite a quelle perfette. L'economia comportamentale si basa sugli insegnamenti della psicologia cognitiva, un campo della psicologia che studia i processi mentali.

Il principio del "nudging" ("letteralmente "pungolare", "spingere a fare qualcosa") si basa sul presupposto della "razionalità limitata" e suggerisce che gli individui possono essere sostenuti nel loro processo decisionale (è il caso ad esempio della collocazione degli alimenti più sani a livello degli occhi nei supermercati per aumentare la possibilità di selezione da parte degli acquirenti). Il nudging è un concetto che è stato sviluppato negli anni '90 ed è stato anche adottato da alcuni politici in alcuni paesi. L'economia comportamentale è stata applicata nel contesto del processo politico, negli ambienti di business, e per la modellazione di algoritmi di apprendimento automatico. I critici, tuttavia, sostengono che il nudging equivale alla manipolazione psicologica e all'ingegneria sociale. I token purpose-driven possono anche essere usati per "spingere" o "indirizzare" gli individui verso certe azioni, come la riduzione delle emissioni di CO2. Tuttavia, qualsiasi tipo di sistema di governance sta guidando l'azione collettiva e per definizione mira all'ingegneria sociale. L'economia comportamentale e metodi come il nudging possono quindi fornire strumenti importanti quando si progettano le regole di governance dei token purpose-driven come mezzo per fornire beni pubblici.

Psicologia Cognitiva e Analisi Comportamentale

Gli incentivi basati su token non sono una novità e sono stati sperimentati in psicologia per condizionare il comportamento. In psicologia, il termine "token economy" si riferisce a un tipo di programma di modifica del comportamento che utilizza il condizionamento operante, descritto da A.E. Kazdin nel 1977. Nell'analisi comportamentale, il termine "condizionamento operante" si riferisce a un processo di apprendimento attraverso il quale il comportamento viene modificato dal rafforzamento o dalla punizione. Studia la relazione tra il comportamento e lo stimolo esterno, ovvero gli eventi che influenzano il comportamento. Il nudging può essere visto come uno strumento collettivo di condizionamento comportamentale che è stato derivato da discipline come l'analisi comportamentale e il condizionamento operante. Kazdin era anche critico nei confronti del controllo del comportamento, dell'atteggiamento e del pensiero umano, e sottolineava le implicazioni etiche che potrebbero portare al controllo totalitario. Mentre descrive la "tecnologia comportamentale" come eticamente neutra, afferma che il processo di governo, decidendo gli scopi e quanto il controllo interferirà con le libertà individuali, determina se questo sistema sarà usato o abusato. Vari autori prima di lui hanno discusso l'uso di principi comportamentali per progettare la società, e queste preoccupazioni sono simili a quelle relative alla teoria del nudging.

Nella progettazione del meccanismo dei token purpose-driven, occorre tenere conto di queste considerazioni etiche. C'è molto che possiamo imparare, e non solo dall'etica dell'economia comportamentale. Discipline correlate come l'ingegneria e la cibernetica hanno anche sviluppato principi etici che possono essere rilevanti per l'ingegneria dei token. L'etica del business come parte della filosofia dell'economia si occupa anche dei fondamenti filosofici, politici ed etici degli affari e dell'economia. L'etica dell'ingegneria, per esempio, richiede che tutto ciò che si progetta, specialmente le infrastrutture pubbliche, sia rigorosamente e attentamente testato per minimizzare il rischio di danni; l'ingegneria nei campi delle infrastrutture prevede licenze e responsabilità per gli ingegneri che non applicano la dovuta diligenza o non rispettano le migliori pratiche. La disciplina cibernetica ha il concetto di "cibernetica di secondo ordine", dove ognuno è consapevole del proprio intervento, diventando parte del sistema che sta progettando o cercando di influenzare.

Negli ultimi anni, la scienza dei dati e le comunità della Intelligenza Artificiale hanno, per la maggior parte, disatteso questi principi, probabilmente come risultato della scelta di massimizzare il profitto rispetto all'etica. Il discorso etico nel contesto aziendale è stato molto spesso sacrificato al pensiero dell'efficienza a breve termine. Questo è stato un problema sistematico che è iniziato con le università, come la mia alma mater, sradicando l'etica degli affari dal curriculum generale di studi già negli anni '90. L'integrazione dei principi etici dell'ingegneria, della cibernetica e dell'economia con la moderna esperienza dell'IA è ciò che al momento si avvicina di più ad un caso di riferimento per la progettazione criptoeconomica dei token purpose-driven.

Finanza Comportamentale & Teoria dei Giochi Comportamentale

La finanza comportamentale studia il motivo per cui gli attori del mercato sono economicamente "irrazionali" e le risultanti inefficienze di mercato di tale comportamento irrazionale, così come il modo in cui altri possono trarre profitto da tale (prevedibile) irrazionalità. Tra l'altro, la finanza comportamentale spiega come le reazioni alle nuove informazioni influenzino i movimenti di mercato come bolle e crolli. I risultati della finanza comportamentale sono aspetti importanti da considerare quando si modellano i token orientati allo scopo e i meccanismi di mercato DeFi, alcuni dei quali sono discussi nella Parte 4 - Token Curated Registries.

La teoria dei giochi comportamentale è un sottocampo dell'economia comportamentale che analizza l'interazione delle decisioni strategiche prese da diversi partecipanti al mercato. Ha richiesto la comprensione di ciò che motiva le persone verso le loro azioni. I metodi applicati sono la teoria dei giochi, l'economia sperimentale e la psicologia sperimentale, che studiano tutti i paradossi nel processo decisionale dei partecipanti a un gioco. Fornisce alternative ai modelli decisionali tradizionali, come la "teoria del rimpianto", lo "sconto iperbolico" e la "teoria della prospettiva". Per esempio, le persone potrebbero voler minimizzare la sensazione di rimpianto dopo aver preso una decisione, e quindi potrebbero valutare le loro opzioni in base a quanto potrebbero pentirsi a fronte del risultato delle loro strategie.

Il progetto dei token di tipo purpose-driven usa la teoria dei giochi per modellare il ragionamento umano in un meccanismo di guida automatico formalizzato dal protocollo o dallo smart contract, e dovrebbe tenere conto delle complessità comportamentali. C'è, inoltre, un'intera classe di giochi nella letteratura della scienza delle reti chiamata "giochi di formazione della rete", che copre tutti i temi, da come emergono le reti accademiche delle citazioni e collaborazione, ai grafici di Twitter, ecc.

Man mano che il campo della criptoeconomia e dei token purpose-driven matura, è probabile che la finanza comportamentale e la teoria dei giochi comportamentali troveranno la loro strada nella modellazione criptoeconomica di questi token. Molti casi d'uso tokenizzati come i protocolli di consenso, i registri curati da token (TCR), le curve di legame dei token e i token stabili algoritmici sono stati costruiti su presupposti di razionalità: tutti gli agenti agiscono in modo egoistico, massimizzando il profitto, e logicamente coerenti con le loro preferenze e credenze, e basano le loro decisioni sull'uso completo delle informazioni. Tuttavia, come abbiamo imparato dalla ricerca nelle discipline comportamentali, questo presupposto deve essere integrato da altre forme di comportamento. È quindi necessario ampliare i presupposti delle attuali primitive criptoeconomiche prendendo concetti dall'economia comportamentale, dalla finanza comportamentale, dalla teoria dei giochi comportamentali e dalla psicologia cognitiva, che potrebbero aiutare a sviluppare meccanismi criptoeconomici più sofisticati.

Progettazione dei meccanismi e Ingegnerizzazione dei Token

La progettazione di protocolli di consenso è legata a un sottocampo dell'economia chiamato "Progettazione di Meccanismi" o “Mechanism Design”, che si occupa di come progettare un gioco che incentivi tutti a contribuire a un obiettivo collettivo. La teoria della progettazione dei meccanismi usa incentivi economici in combinazione con la crittografia. Lo scopo è quello di raggiungere un obiettivo desiderato in un ambiente strategico in cui si presume che tutti i giocatori agiscano razionalmente. Viene anche chiamata "teoria dei giochi al contrario", poiché inizia dalla fine del gioco e progredisce all'indietro mentre progetta il meccanismo. Hurwicz, Maskin e Myerson hanno ricevuto il premio Nobel per l'economia nel 2007 per la loro ricerca sul “Mechanism Design”.

Non tutti i token sono necessariamente un prodotto dei meccanismi criptoeconomici. I token di beni come i security token possono semplicemente rappresentare diritti di proprietà o diritti di accesso utilizzando semplici smart contract. I token purpose-driven, d'altra parte, hanno bisogno di meccanismi purpose-driven. La progettazione dei meccanismi dei token, chiamata anche "ingegneria dei token" è un campo emergente. Tuttavia, le migliori pratiche - al di là di Proof-of-Work e Proof-of-Stake - sono scarse, e molti dei casi d'uso esistenti hanno notevoli difetti di progettazione. Incentivare la riduzione delle emissioni di CO2 con un token, per esempio, non è banale e probabilmente richiede lo stesso rigore nella ricerca che ha caratterizzato lo sviluppo della Proof-of-Work. Il caso d'uso è più complesso e richiede l'alimentazione di dati dal mondo esterno, come oracoli hardware e software. Il progetto dei meccanismi della maggior parte dei token purpose-driven esistenti non riescono ad integrare dinamiche comportamentali più complesse nei loro protocolli. Per essere in grado di affrontare adeguatamente questioni come la "tragedia dei beni comuni" e i problemi di "free-rider", per questi token abbiamo bisogno di metodi di progettazione dei meccanismi molto più graduali.

"Ingegneria dei Token" è un termine emergente con un approccio più interdisciplinare che è stato coniato da Trent McConaghy nel suo articolo "Towards a Practice of Token Engineering" ("Verso una pratica per l'ingegnerizzazione dei Token"). Nell'articolo definisce l'ingegneria dei token come la teoria, la pratica e gli strumenti per analizzare, progettare e verificare gli ecosistemi tokenizzati. Traccia delle similitudini tra la creazione di meccanismi di token e l'ingegneria elettrica, la robotica degli sciami, la ricerca operativa, l'ingegneria del software, l'ingegneria civile, l'ingegneria aerospaziale, la progettazione di sistemi complessi, la progettazione delle politiche pubbliche, l'economia specifica, la robotica, l'apprendimento automatico e l'Intelligenza Artificiale. Tutte queste discipline condividono una forte dipendenza dalla matematica dell'ottimizzazione e del processo decisionale (maggiori informazioni in Parte 4 - Come progettare un sistema a token).

Tuttavia, tenendo conto della natura sociale delle reti tokenizzate, la progettazione dei meccanismi e la progettazione del mercato devono essere incluse nella lista dei settori più rilevanti, come sottocampi dell'economia e delle politiche pubbliche. I protocolli che governano una rete autonoma di attori, comprese le loro regole, i loro agenti, nodi, token e strutture di governance, assomigliano agli stati nazionali più che alle aziende. Bisogna quindi analizzare gli strumenti che gli stati nazionali usano per modellare il comportamento dei loro agenti: macroeconomia, microeconomia, e in particolare economia comportamentale, finanza comportamentale, teoria dei giochi comportamentale, e alcune "scuole" eterodosse, come l'economia istituzionale, l'economia ecologica e l'economia della complessità. Sarà necessario identificare i modelli, gli approcci e le soluzioni esistenti, e valutare se e come possono essere adattati per la creazione di meccanismi utili nel contesto delle reti tokenizzate con lo scopo di raggiungere un obiettivo collettivo.

L'economia, la matematica e anche le discipline ingegneristiche, hanno già sviluppato vari modelli e approcci per formalizzare le motivazioni economiche e le maniere degli agenti razionali, che sono stati e sono tuttora utilizzati da governi nazionali, enti regolatori e istituzioni. La questione da risolvere è se e in che misura questi modelli economici possano essere applicati nel contesto degli ecosistemi governati da token. Questo può essere fatto (i) identificando le somiglianze tra l'economia dei token e i campi scientifici esistenti dell'economia, ma anche della robotica, dell'automazione e dell'ingegneria di controllo, che forniscono metodi per lavorare anche in condizioni di incertezza. C'è anche molto da imparare dai Cyber Physical Systems (CPS), che controllano le reti elettriche - che rappresentano infrastrutture fisiche decentralizzate - con condizioni ambientali variabili e un comportamento strategico decentralizzato degli agenti da parte dei consumatori di energia. Inoltre, (ii) formalizzando la progettazione della rete e i modelli di valutazione della rete per gli ecosistemi tokenizzati basati su modelli economici e matematici esistenti, e (iii) progettando un quadro di ingegneria dei token dal basso verso l'alto per consentire la futura progettazione all'avanguardia degli ecosistemi.

La creazione di un meccanismo è un problema di ottimizzazione che mira a massimizzare una funzione obiettivo per i singoli attori (come le loro entrate o la reputazione), in presenza di una serie di vincoli. Mentre Ethereum e protocolli simili hanno reso possibile la creazione di qualsiasi tipo di token con poche righe di codice, utilizzando un semplice smart contract che gira su un'infrastruttura pubblica, abbiamo ancora (i) mancanza di blocchi di costruzione archetipici e standard, chiamati anche "primitive criptoeconomiche"[^1], (ii) mancanza dei necessari strumenti di modellazione e previsione per progettare le funzionalità di governance di questi token, specialmente per i tipi più complessi di token purpose-driven che intendono auto-incentivare specifici comportamenti in una rete di agenti autonomi, e inoltre (iii) ci sono poche buone pratiche conosciute per la progettazione dei token. Mentre molti token sono stati emessi mediante operazioni di vendita negli ultimi anni - soprattutto per scopi di raccolta fondi - per la maggior parte di questi mancano un'adeguata funzionalità e la corrispondente progettazione del meccanismo. Finora c'è stata poca sovrapposizione tra la comunità accademica che studia questo campo e gli sviluppatori di molti "purpose-driven token". Nel progettare protocolli di purpose-driven token la comunità degli emittenti dovrebbe utilizzare metodi e risultati dalla Mechanism Design.

Riassunto del capitolo

I token purpose-driven incentivano comportamenti individuali per contribuire a un obiettivo collettivo. Questo potrebbe essere un bene pubblico o la riduzione delle esternalità negative ad un bene comune.

Il termine "Scopo" ("purpose") si riferisce all'idea di un obiettivo collettivo, oltre alla massimizzazione del proprio profitto personale.

I token Web3 sono un veicolo facilmente programmabile per modellare i processi decisionali individuali inserendoli in uno smart contract. Qualsiasi scopo può essere incentivato. Qualsiasi comportamento può essere modellato. Esempi di token guidati dallo scopo sono: (i) incentivare il consenso sullo stato di una rete; (ii) incentivare i contributi ai social media; (iii) incentivare i contributi a un elenco; (iv) incentivare la cura collettiva di elenchi pubblici o feed di contenuti in una rete sociale; o (v) incentivare la riduzione delle emissioni di CO2.

I token purpose-driven forniscono un'alternativa ai sistemi economici convenzionali, che incentivano prevalentemente la creazione di valore individuale: attori privati che estraggono una rendita dalla natura o dalla forza lavoro, e la trasformano in prodotti, spesso esternalizzando i costi alla società, mentre internalizzano (e massimizzano) i propri profitti.

Lo studio dell'economia, della teoria della scelta pubblica, della teoria dei beni pubblici e delle scienze comportamentali saranno essenziali per una migliore comprensione e, di conseguenza, anche una migliore progettazione e un migliore processo di ingegneria dei token purpose-driven.

Il termine "bene pubblico" si riferisce a beni che ogni individuo può usare senza pagare per essi (non escludibili, o permissionless), e per i quali l'uso da parte di un individuo non riduce la disponibilità per gli altri (non rivali, o illimitati). I beni pubblici che soddisfano entrambe le condizioni solo in una certa misura sono chiamati beni pubblici impuri.

La rete di pagamento Bitcoin potrebbe essere vista come una nuova forma di bene pubblico guidato dalla tecnologia, anche se impura. La manutenzione della rete è collettiva e permissionless. L'uso della rete è senza permessi e non è improntato alla rivalità, ma solo fino a quando non si raggiungono i limiti di capacità. Nella loro forma attuale, le reti blockchain pubbliche non scalano bene e possono essere considerate come rivalitarie quando la rete si sovraccarica.

I beni pubblici tendono ad essere soggetti a problemi di free-rider, ovvero situazioni nelle quali alcuni individui consumano un bene pubblico senza contribuire (sufficientemente) alla sua creazione o manutenzione. Il software open-source è un bene pubblico che è tipicamente soggetto al problema del free-rider. Il protocollo Bitcoin è anche un buon esempio di contesto che soffre di questo problema, poiché solo pochi contribuiscono al codice, con poco o nessun incentivo diretto a farlo, ma molte persone lo usano. Le reti di social media gestite mediante token o i registri curati tokenizzati subiscono anche molti problemi di free-rider che devono essere anticipati quando si progettano i meccanismi di governance del token.

Se i beni pubblici sono soggetti a restrizioni, vengono denominati "club goods" o beni privati. I meccanismi di esclusione potrebbero essere sotto forma di iscrizioni, diritti d'autore, brevetti o altre forme di pagamento. I "club goods" rappresentano beni artificialmente scarsi. I ledger di tipo "permissioned" potrebbero essere considerati beni di questo tipo, dove solo i membri della federazione (club) hanno accesso al ledger distribuito e possono usarlo per inserirvi delle transazioni.

La creazione di beni privati spesso porta a "esternalità negative" ai beni comuni, come l'ambiente. Le esternalità in economia si riferiscono ai costi o ai benefici che colpiscono una persona o una comunità, che non ha scelto di sostenere quel costo o beneficio. Le "esternalità negative" sono il risultato di attività di persone e istituzioni che causano un costo indiretto (effetto negativo) su altre persone o istituzioni. Le "esternalità positive" possono sorgere se, per esempio, due agricoltori vicini hanno effetti ecologici positivi l'uno sull'altro.

Incentivare la riduzione delle emissioni di CO2 con un token è un esempio di esternalità positiva che potrebbe contribuire al benessere di un bene comune, come la qualità dell'aria di una città.

Anche se la produzione collettiva di beni pubblici può risultare in esternalità positive, non esclude necessariamente esternalità negative. Se non ben progettati, i token purpose-driven possono avere sia esternalità positive sia esternalità negative: ad esempio la Proof-of-Work è un meccanismo essenziale per il mantenimento di un bene pubblico, tuttavia l'attività di mining di Bitcoin è costoso anche dal punto di vista energetico, e produce quindi esternalità negative per la società.

L'attuale progettazione delle reti tokenizzate deve fronteggiare molti problemi di "free-rider" e "tragedia dei beni comuni" che devono essere anticipati quando si progettano i relativi meccanismi di governance dei token.

Gli attuali meccanismi di consenso sono basati sull'idea di una teoria economica neoclassica e sul concetto di un attore economico razionale - "homo economicus" - che riduce il processo decisionale economico alla semplice massimizzazione del profitto basato sulla massimizzazione del profitto individuale e sull'idea di "perfetto egoismo". Mentre l'idea di "perfetto egoismo" e le ipotesi di razionalità potrebbero avere senso nel contesto dei protocolli blockchain (poiché il "consenso" non è effettivamente gestito direttamente da esseri umani ma quasi esclusivamente da "bot"), tali ipotesi di razionalità potrebbero non avere senso per la progettazione del meccanismo del comportamento umano verso la riduzione delle emissioni di CO2, i contributi a una rete sociale, o i contributi a una lista curata mediante token.

Teorie economiche alternative, come l'economia comportamentale, si basano sul presupposto che l'azione individuale sia più complessa. L'economia comportamentale è un campo dell'economia che studia il processo decisionale economico degli individui e le istituzioni sono influenzate da fattori diversi dalla razionalità economica.

Gli incentivi tokenizzati non sono una novità e sono stati sperimentati in psicologia per condizionare il comportamento. In psicologia il termine "token economy" si riferisce a un tipo di programma di modifica del comportamento che utilizza il "condizionamento operante", un processo di apprendimento attraverso il quale il comportamento viene modificato da rafforzamenti o punizioni. Studia la relazione tra il comportamento e lo stimolo esterno o gli eventi che influenzano il comportamento.

La finanza comportamentale studia perché gli attori del mercato sono economicamente "irrazionali", le inefficienze del mercato causate da tale comportamento irrazionale e come altri possono trarre profitto da tale (prevedibile) irrazionalità. Le scoperte della finanza comportamentale sono aspetti importanti da considerare quando si modellano i token purpose-driven e i meccanismi di mercato DeFi, alcuni dei quali sono discussi.

La progettazione dei token purpose-driven usa la teoria dei giochi per modellare il ragionamento umano in un meccanismo di guida automatico formalizzato dal protocollo o dallo smart contract, e dovrebbe tenere conto delle complessità comportamentali. C'è, inoltre, un'intera classe di giochi nella letteratura della scienza delle reti, chiamata "giochi di formazione della rete" che copre tutto, da come emergono le reti di citazione e collaborazione accademica, ai grafici di Twitter, ecc.

La progettazione di protocolli di consenso è legata a un sottocampo dell'economia chiamato "Mechanism Design" che si occupa di come progettare un gioco che incentivi tutti a contribuire a un obiettivo collettivo. Viene anche chiamata "teoria dei giochi al contrario" poiché inizia alla fine del gioco, poi va all'indietro mentre si progetta il meccanismo.

Non tutti i token devono essere un prodotto dei meccanismi criptoeconomici. I token di beni come i security token possono semplicemente rappresentare diritti di proprietà o diritti di accesso utilizzando semplici smart contract. I token purpose-driven, d'altra parte, hanno bisogno di meccanismi purpose-driven. La progettazione dei meccanismi dei token, anche chiamata "ingegneria dei token", è un campo emergente.

I protocolli che governano una rete autonoma di attori, comprese le loro regole, gli agenti, i nodi, i token e le relative strutture di governance, assomigliano agli stati nazionali più che alle aziende. Si devono quindi analizzare gli strumenti che gli stati nazionali usano per modellare il comportamento dei loro agenti: macroeconomia, microeconomia, e in particolare economia comportamentale, finanza comportamentale, teoria dei giochi comportamentale, e alcune "scuole" eterodosse, come l'economia istituzionale, l'economia ecologica e l'economia della complessità

Riferimenti e approfondimenti

Notes

[^1]: Le primitive criptoeconomiche possono essere definite come strumenti crittografici, standard e blocchi di base che permettono di costruire applicazioni economiche decentralizzate. Le primitive più semplici sono i token crittografici. Le primitive di più alto livello hanno una natura normativa e includono meccanismi di consenso, registri curati mediante token, token stabili o mercati di previsione.

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