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I Token Stabili

Shermin Voshmgir edited this page Jul 22, 2021 · 1 revision

La stabilità del valore è una delle funzioni più importanti della moneta affinché possa adempiere al suo scopo come unità di conto. I token stabili sono progettati per rappresentare una riserva di valore, un mezzo di scambio e un'unità di conto che ha un valore stabile contro un'altra valuta o merce, e potrebbero eliminare un grosso ostacolo all'adozione di massa dei token come mezzo di scambio.

Disclaimer: Alcuni degli esempi di token stabili menzionati di seguito come "Tether" e "DAI" sono soggetti a frequenti aggiornamenti o eventi attuali. Alcuni dettagli menzionati nel seguente capitolo potrebbero quindi essere non aggiornati al momento della lettura di questo libro. Il contenuto di questo capitolo è strutturato in modo da dipingere il quadro generale delle complessità della progettazione di token stabili indipendentemente dai cambiamenti futuri.

La stabilità di valore a breve termine è una delle funzioni più importanti della moneta per poter essere utilizzata come unità di conto. La stabilità è un criterio fondamentale per una pianificazione economica significativa per tutti gli attori di un'economia. Affinché un token possa servire come mezzo di pagamento, riserva di valore o unità di conto, il token ha bisogno di un valore relativamente stabile, in modo che il prezzo che paghiamo per beni e servizi possa essere pianificato in modo affidabile. Altrimenti, è solo un oggetto di speculazione. Mentre il protocollo Bitcoin ha introdotto un algoritmo di consenso rivoluzionario, si accompagna ad una politica monetaria rudimentale che semplicemente regola e limita la quantità di token coniati nel tempo. Il protocollo non fornisce un sofisticato algoritmo economico che regola la stabilità dei prezzi. Di conseguenza, Bitcoin e i token di protocolli simili sono soggetti alla volatilità dei prezzi, il che li rende un oggetto di speculazione piuttosto che un mezzo di pagamento quotidiano. Da un punto di vista di politica monetaria, Bitcoin non è all'altezza della sua proposta di valore (value proposition) dichiarata nel "white paper", in quanto non può essere utilizzato come contante elettronico, ragione per cui molti lo chiamano "oro elettronico".

Proprio come lo sviluppo di un algoritmo di consenso sicuro ha richiesto decenni di ricerca e sviluppo, una quantità equivalente di rigore accademico sarebbe necessaria per sviluppare una "politica monetaria" resiliente nei protocolli di moneta elettronica P2P. Anche il prezzo dei token deve essere stabile e resiliente, quindi resistente agli attacchi. Tuttavia, non c'è bisogno di reinventare la ruota. I governi hanno usato modelli macroeconomici per stabilizzare le valute nazionali con misure come l'intervento valutario. Si può imparare molto da questo, sia le cose da fare che quelle da non fare. Tuttavia, la storia ha dimostrato che proteggere la stabilità valutaria da attacchi esterni non è un obiettivo facile da raggiungere. Nel 1992, per esempio, George Soros ha violato il meccanismo di stabilità della Banca d'Inghilterra, manipolando con successo il prezzo del cambio della sterlina britannica, in un evento che ora viene chiamato "mercoledì nero" e che finì per costare al Regno Unito più di tre miliardi di sterline all'epoca.

I token di protocollo allo stato dell'arte sono attualmente impraticabili per i pagamenti quotidiani (almeno nei paesi con tassi di inflazione stabili) e attraenti solo per gli speculatori o gli investitori di lungo periodo. I valori dei token sono volatili per diverse ragioni: (i) una politica monetaria statica come risultato di un'offerta di token che non si adatta ai livelli di prezzo, (ii) la mutevole percezione pubblica sul valore del token, (iii) il fatto che rappresentano beni in un mercato emergente che la maggior parte delle persone non capisce, e potenzialmente anche (iv) la reazione del mercato all'incertezza normativa. Senza un mezzo di scambio stabile, nessuna parte di uno smart contract può fare affidamento sul prezzo denominato di un certo token. Questa mancanza di stabilità del prezzo ha portato all'emergere di token stabili negli ultimi anni.

I token stabili stanno emergendo come un elemento indispensabile per un'economia tokenizzata. Le imprese e gli individui non sono propensi ad accettare i token come metodo di pagamento se il loro valore può scendere in un breve lasso di tempo. Stipendi, investimenti e spese domestiche come l'affitto, i pagamenti delle utenze e la spesa non possono essere denominati o pianificati in modo affidabile con un mezzo di scambio instabile. Senza meccanismi di stabilità, gli smart contract e le applicazioni decentralizzate rimarranno un fenomeno marginale, poiché costituirebbero un rischio elevato per entrambe le parti di uno smart contract, l'acquirente e il venditore. Nel corso degli anni, sono stati fatti vari tentativi per raggiungere la stabilità dei token: (i) token stabili garantiti da valuta fiat o da materie prime, (ii) token stabili garantiti da criptovalute (cripto-collateralizzati), e (iii) token stabili algoritmici, come le quote di signoraggio. Ultimamente (iv) le banche centrali hanno iniziato a considerare la tokenizzazione delle loro valute, poiché queste sono già dotate di meccanismi di stabilità dei prezzi incorporati.

Token stabili collateralizzati da asset

Un modo semplice per ottenere un token stabile è quello di sostenerli con beni off-chain che hanno prezzi stabili o relativamente stabili, come la valuta fiat o una merce come l'oro o i diamanti. "Tether" e "TrueUSD" sono token appoggiati al dollaro USA. "Digix Gold" è un esempio di token sostenuto dall'oro. In alternativa, un paniere di materie prime o valute fiat può essere utilizzato per sostenere il token. Mentre i token stabili basati su asset sono relativamente facili da realizzare, presentano un problema di centralizzazione. Questo è anche il motivo per cui alcuni si riferiscono a essi come token stabili "centralizzati". Una singola società gestisce gli asset che garantiscono la copertura dei token, di solito in un conto bancario o in un caveau sicuro. La fiducia è esternalizzata ad una singola entità, che garantisce che la quantità di token emessi corrisponda all'importo conservato in un caveau sicuro, rendendo il sistema soggetto al rischio di credito. Ciò potrebbe cambiare quando hardware e software degli oracoli saranno programmati per alimentare i contratti dei token con i dati dei dispositivi IoT (Internet of Things), come le videocamere che monitorano i caveau. Le soluzioni attuali, tuttavia, si basano sulla fiducia verso un fornitore di servizi centralizzato e una serie di revisori per garantire che il fondo degli asset non sia compromesso. Inoltre, costi e processi sono spesso non trasparenti e possono comportare commissioni più elevate e ritardi.

Tether (USDT) è uno dei token stabili di più lunga data e più e popolari. Presenta un ancoraggio uno-a-uno con il dollaro USA, il che significa che per ogni USDT in circolazione, un USD viene presumibilmente aggiunto a un conto di risparmio gestito centralmente come collaterale. Apparentemente, vi è un conto bancario che contiene oltre due miliardi di dollari USA, che rappresenta la valutazione attuale di USDT. Tuttavia, Tether è gestito da una società privata, e finora non ha subito un processo di controllo completo. Alcune persone dubitano che Tether sia completamente collateralizzato, e le autorità statunitensi stanno indagando sul caso. Tether ha cambiato i suoi termini, ammettendo che alcune delle sue riserve potrebbero essere prestiti ad altre entità, per esempio, exchange come Bitfinex. I loro consiglieri generali hanno inoltre ammesso che solo il 74% di USDT è garantito da denaro liquido ed equivalenti. Questo potrebbe essere determinante, dato che USDT è uno dei token più scambiati. Una quantità significativa di scambi di BTC deriva da Tether. Di conseguenza, sono in molti a preoccuparsi del fatto che se le accuse fossero vere, dei Tether falsi potrebbero essere usati per comprare BTC, facendo salire il prezzo di scambio e risultando in una manipolazione del mercato. Se vi sono seri dubbi sul sostegno di Tether, il sistema dei prezzi potrebbe crollare, e se ciò accadesse, potrebbe influenzare anche il BTC.

TrueUSD (TUSD) è un token stabile simile a Tether, ma risulta molto più affidabile. Finora, hanno regolarmente pubblicato audit indipendenti per verificare le loro dichiarazioni sui fondi che detengono.

Circle (USDC) è un token ERC-20 che permette di effettuare bonifici in dollari USA in cambio di token USDC. Questo funge da accesso e da uscita tra gli ecosistemi del dollaro USA e di Ethereum.

Digix Gold Token (DGX) è un token stabile ancorato all'oro. È attivo dal 2018. L'oro è assicurato in un caveau gestito da una società di custodia a Singapore. I possessori di token DGX pagano una commissione di gestione per coprire i costi di conservazione sicura dell'oro. Al contrario di Tether, DGX è soggetto a regolari revisori indipendenti e sembra più affidabile. In questo processo di revisione, i custodi e i revisori marcano temporalmente i report sul ledger di Ethereum per fornire una prova pubblicamente verificabile che l'oro è davvero dove dovrebbe essere. In primo luogo, le scansioni dei documenti vengono caricate su IPFS, una rete decentralizzata di archiviazione file, e gli hash di queste scansioni vengono registrati sulla rete Ethereum, creando una traccia di controllo on-chain. Nel loro white paper, Digix descrive un protocollo Proof-of-Provenance per la verifica degli asset del mondo reale. Lo stesso protocollo potrebbe essere applicato ad altri beni, come arte, argento, platino, diamanti, beni immobili, ecc. Il meccanismo di governance alla base di Digix è organizzato come un DAO (Organizzazione Autonoma Decentralizzata). Questa DAO è dotata di un token separato, il token DigixDAO (DGD), che concede diritti di voto per la governance di Digix. Le operazioni di gestione relative alla governance del token DGX sono quindi decentralizzate ed eseguite da DigixDAO.

Globcoin è un'iniziativa di token stabile appoggiata sulle valute delle quindici maggiori economie in aggiunta all'oro.

AAA Reserve è sostenuto da un paniere di valute nazionali, investimenti di credito con rating AAA e obbligazioni garantite da un governo.

Libra è stato sviluppato come token stabile per i pagamenti online transfrontalieri. Il consorzio Libra, guidato da Facebook, gestirà il proprio ledger distribuito. Secondo il loro white paper, stanno progettando di sostenere il token con un paniere di valute e altri asset (per approfondire: Appendice - Facebook e Libra).

Token Stabili Collateralizzati da Criptovalute

Un modo per mitigare il problema della centralizzazione è quello di sostenere i token stabili con un token nativo di blockchain come BTC o ETH, che è il motivo per cui questi token stabili sono a volte chiamati anche "token stabili decentralizzati". In tale configurazione, il token stabile è collateralizzato con BTC o ETH. Il token collaterale (BTC o ETH) è gestito esclusivamente on-chain da uno smart contract, invece che da una terza parte. La natura pubblica e verificabile dei token nativi di blockchain rende il sistema più affidabile. Il rischio di sotto-collateralizzazione può essere mitigato. BitUSD ha introdotto questo modello nel 2013, e ha ispirato molti altri progetti, come “MakerDAO” (DAI), “Sweetbridge,” “Augmint” and “Synthetix” (precedentemente Havven), per utilizzare varianti di tale meccanismo. Altre varianti di token stabili cripto-collateralizzati sono: “Reserve,” “StatiCoin,” “Alchemint,” “Boreal,” “Celo,” e “Unum”.

DAI è un token stabile gestito da MakerDAO. Il prezzo è ancorato 1:1 al dollaro USA. DAI è sostenuto da ETH (e recentemente anche da alcuni altri token) che può essere collateralizzato in uno smart contract. È considerato il più promettente progetto di token stabile cripto-collateralizzato. I possessori di token ETH possono depositare i loro token in uno smart contract per generare token DAI. Lo smart contract blocca l'ETH depositato fino a quando i token DAI non vengono rimborsati. Il token collaterale (ETH) viene automaticamente rilasciato dallo smart contract quando tutti i debiti (i token DAI) vengono ripagati. La collateralizzazione di ETH contro DAI si traduce in una posizione di debito per i possessori di token DAI, che è il motivo per cui lo smart contract è indicato come una "posizione di debito collateralizzato" (collateralized debt position - CDP).

I token stabili cripto-collateralizzati sono soggetti alla volatilità del token sottostante utilizzato come garanzia. Questa volatilità rende più difficile mantenere il rapporto 1:1 tra DAI e USD. Questo è il motivo per cui DAI utilizza un rapporto collaterale/debito del 150%. Altri token stabili potrebbero ricorrere a rapporti ancora più elevati. Questo significa che se il prezzo di ETH crolla, e quando la CDP (posizione di debito collateralizzato) individuale scende sotto 150, lo smart contract liquiderà automaticamente il token in garanzia. I token DAI vengono bloccati dallo smart contract qualora il valore di ETH scenda sotto tale soglia, e provvede a vendere gli ETH per compensare il rischio di mancato pagamento. Un crollo significativo del prezzo del token collaterale al di sotto del valore di soglia potrebbe far perdere ai possessori di token DAI il capitale. Se il valore del bene collaterale (ETH) scende troppo rapidamente, i token stabili (DAI) emessi potrebbero diventare sotto-collateralizzati. DAI ha meccanismi più complessi in atto per proteggere dalle fluttuazioni di prezzo. I dettagli di questo processo vanno oltre lo scopo di questo libro, ma possono essere studiati leggendo il white paper e la documentazione Web del sito del progetto.

Molti economisti sostengono che se la volatilità dei prezzi dell'asset sottostante è troppo alta, le soluzioni cripto-collateralizzate sono suscettibili di eventi black swan (teoria del cigno nero). Il DAI può ritrovarsi sotto-collateralizzato se un crollo è abbastanza rapido da impedire al sistema di chiudere abbastanza posizioni di debito collateralizzato, e riacquistare i loro DAI, prima che la collateralizzazione complessiva del sistema scenda sotto il 100%. Un'altra sfida è costituita dalla mancanza di oracoli con informazioni affidabili sui prezzi degli asset tra i mercati di cambio. Attualmente, viene usato un patchwork di soluzioni centralizzate, che sono però soggette a manipolazioni e attacchi.

Inizialmente, DAI supportava solo un tipo di collaterale (ETH), ma dal 2019, accetta anche qualsiasi numero di asset come paniere di collateralizzazione, per mitigare i rischi di volatilità associati a un singolo asset. L'elenco attuale dei collaterali accettati è: Augur (REP), Basic Attention Token (BAT), DigixDAO (DGD), Ether (ETH), Golem (GNT), OmiseGo (OMG), e 0x (ZRX). Il progetto ha anche lanciato il Dai Savings Rate (DSR) - Tasso di risparmio Dai, un servizio aggiuntivo che permette di guadagnare risparmi semplicemente detenendo Dai.

Valute digitali delle banche centrali

Mentre la comunità cripto ha sperimentato varie soluzioni di token stabili avviate privatamente, le banche centrali hanno anche iniziato a valutare la tokenizzazione delle loro valute, che sono già dotate di meccanismi di stabilità incorporati. Tali token delle banche centrali, denominati Valute Digitali delle Banche Centrali (Central Bank Digital Currency - CBDC), fungono da rappresentazione tokenizzata della valuta fiat di un paese. I meccanismi di stabilità sono gestiti da attori affermati come le banche centrali in collaborazione con la politica fiscale e monetaria di un governo nazionale. I token farebbero parte della base monetaria, insieme ad altre forme di moneta: contanti e altri equivalenti del contante (M0 & M1), depositi a breve termine (M2), e depositi a lungo termine (M3). I CBDC potrebbero essere usati per il regolamento degli smart contract, poiché il loro equivalente tokenizzato può essere gestito da un ledger distribuito sottostante.

Alcuni economisti sostengono che i CBDC competono con i depositi delle banche commerciali e c mmcd,riducono il costo di gestione del sistema di pagamento locale e internazionale. Attualmente, il costo di gestione della fornitura di contanti di un paese è alto, così come le transazioni transfrontaliere. A lungo termine, i CBDC potrebbero eliminare la necessità di conti bancari classici, sostituendoli con portafogli mobili di criptovalute facili da scaricare, e potenzialmente aumentare l'inclusione degli underbanked. Tuttavia, tale disintermediazione delle banche commerciali e dei pagamenti transfrontalieri potrebbe anche destabilizzare i sistemi di credito e i mercati dei cambi, almeno nel breve termine. I CBDC potrebbero inoltre sfidare la prassi delle banche a riserva frazionaria[^1] ed eliminare la necessità di garanzie sui depositi. L'emissione di denaro della banca centrale destinata direttamente al pubblico potrebbe anche fornire un nuovo canale per l'esecuzione della politica monetaria. Questo permetterebbe un controllo diretto dell'offerta di denaro e potrebbe integrare o sostituire strumenti indiretti come i tassi di interesse o l'allentamento quantitativo (quantitative easing - QE)[^2]. Alcuni economisti pensano anche che i CBDC potrebbero essere un metodo per raggiungere un sistema bancario a riserva totale[^3].

Secondo uno studio condotto dalla Banca dei Regolamenti Internazionali (Bank of International Settlment), molti governi starebbero pensando di tokenizzare la loro valuta o hanno già iniziato a farlo in vari gradi (circa l'80%), come la Banca d'Inghilterra, la Banca Centrale di Svezia, la Banca Centrale dell'Uruguay, le Isole Marshall, la Cina, l'Iran, la Svizzera e la Banca Centrale Europea. È quindi molto probabile che entro i prossimi tre-cinque anni, molte valute emesse dalle banche centrali avranno un equivalente tokenizzato. Il "CBDC sintetico" (sCBDC) è un progetto alternativo in cui le istituzioni private emettono token completamente supportati da riserve della banca centrale. La domanda è se i CBDC e gli sCBDC possano rendere obsoleti il lavoro dei token stabili privati, o se diventeranno solo alcuni dei molti altri token in questa nuova economia tokenizzata dinanzi a noi.

Token Stabili Algoritmici {#token-stabili-algoritmici}

I token stabili che sono ancorati a degli asset utilizzando i servizi finanziari tradizionali potrebbero sembrare semplici e ovvi a prima vista, ma potrebbero anche essere percepiti come un po' contrari allo spirito della tecnologia decentralizzata sottostante. Si tratta di una situazione simile a come Yahoo e molti altri motori di ricerca dei primi anni '90 hanno cercato di rendere disponibili i contenuti di Internet catalogando i siti web, proprio come si catalogano i libri o le riviste in biblioteca. Mentre questi motori di ricerca erano popolari e intuitivi nei primi giorni di Internet, non erano affatto scalabili, né riflettevano il potenziale della tecnologia sottostante. Alla fine, la ricerca algoritmica, così come offerta da Google e altre aziende, ha sostituito la catalogazione manuale dei contenuti. Allo stesso modo, i token stabili garantiti da asset potrebbero sembrare allettanti a prima vista, ma alcune interessanti soluzioni algoritmiche in ascesa potrebbero rendere più giustizia alla natura degli smart contract.

Le "azioni di signoraggio"[^4] costituiscono un concetto per un token stabile algoritmico che è stato proposto per la prima volta da Robert Sams nel 2014. Nel suo white paper, Sams ha delineato la maniera in cui si possono utilizzare gli smart contract per adempiere al ruolo di una banca centrale per formalizzare i meccanismi di politica monetaria in modo che il token venga scambiato ad un prezzo stabile. I meccanismi di offerta elastica possono essere progettati per stimolare l'espansione o la contrazione dell'offerta di token, in modo simile a come le banche centrali controllano l'offerta di valute fiat. Se la domanda di token stabili aumenta o diminuisce, l'algoritmo si regola automaticamente per mantenere un prezzo stabile. Se il prezzo è troppo alto, il meccanismo aumenterà l'offerta. Se il prezzo è troppo basso, i token devono essere "congelati", in un modo o nell'altro. La questione di come aumentare e diminuire l'offerta di token in un modo resistente agli attacchi e resiliente non è stata risolta in modo definitivo. A seconda del progetto, vengono utilizzati diversi metodi algoritmici per l'espansione e la contrazione. Esempi di token stabili algoritmici sono: Ampleforth (in precedenza Fragments), Carbon, Kowala, BitBay Official, SteemDollar, Corion, Topl, Stable, StableUnit, e TerraMoney.

Per esempio, se un token stabile con un rapporto di 1:1 con l'EUR viene scambiato sopra 1 EUR, ciò indicherebbe che l'offerta è superiore alla domanda. L'offerta di token ha bisogno di essere aumentata per stabilizzare il prezzo di nuovo a 1 EUR. Lo smart contract è programmato per coniare nuovi token (azioni di signoraggio) e venderli sul mercato aperto, aumentando così l'offerta fino a quando il prezzo non torna a un livello stabile. Se il valore viene scambiato sotto il prezzo di 1 EUR, l'offerta di token deve essere contratta. Lo smart contract non può semplicemente distruggere i token in circolazione che appartengono a qualcuno. Lo smart contract, tuttavia, potrebbe essere progettato per acquistare token sul mercato aperto per ridurre l'offerta circolante, e aumentare il prezzo. Mentre l'offerta di token può essere facilmente ampliata emettendo nuovi token, la contrazione dell'offerta di token richiede meccanismi più sofisticati. Perché i possessori di token dovrebbero accettare di vendere dei token, e come possono essere significativamente incentivati a farlo? Se lo smart contract non ha abbastanza token appena coniati, potrebbe emettere obbligazioni in cambio di un token stabile in proporzione ai token che devono essere distrutti. Tali obbligazioni sono vendute ad un prezzo scontato e possono essere pagate in una data futura, con i detentori di obbligazioni che sono i primi ad essere pagati. Lo sconto serve come incentivo per i detentori a rimuovere i loro token stabili dalla circolazione.

Mentre l'idea di utilizzare gli smart contract per sostituire alcune funzioni di una banca centrale è intrigante, alcuni meccanismi si basano su presupposti economici parzialmente non dimostrati e su politiche monetarie non testate, specialmente per quanto riguarda il design degli incentivi per i cicli di contrattazione. In alcuni casi, la stabilizzazione è ancora parzialmente mantenuta attraverso meccanismi centralizzati. Inoltre, la sfida degli oracoli dei prezzi[^5] decentralizzati e "senza fiducia" (trustless) deve essere risolta. Molti economisti, pertanto, ritengono che i token stabili algoritmici non possano funzionare, poiché questo metodo presuppone una crescita illimitata del sistema. Ogni ciclo di contrazione avvia il processo potenziale per un futuro aumento dell'offerta totale del token stabile, che potrebbe portare ad una spirale di morte nel prezzo delle obbligazioni, aumentando il tempo per il rimborso, e diminuendo le probabilità che ogni obbligazione venga corrisposta. Questo potrebbe portare ad un loop di feedback ricorsivo, che potrebbe minare l'obiettivo della contrazione dell'offerta su larga scala, a meno che non vengano prese altre misure per prevenire un tale loop. Come soluzione a questo problema, alcuni progetti permettono ai possessori di token di congelare temporaneamente i token; altri progetti emettono obbligazioni che scadono dopo un certo periodo di tempo.

Sfide & Prospettive

Mentre molti progetti di token stabili tentano di raggiungere la stabilità dei token, non sono ancora state stabilite delle chiare "best practices" (a parte i potenziali CBDC). L'emergere di token stabili è un fenomeno relativamente nuovo, e molte proposte delineate nei white paper non sono ancora implementate o sono altamente sperimentali, specialmente i metodi cripto-collateralizzati e algoritmici. Solo pochi progetti sono attivi, la maggior parte dei quali soffre la volatilità dei prezzi. Per quei progetti che sono ancora in fase di white paper, è difficile dire se e quando avranno successo o saranno pienamente operativi. L'attuale adozione di token stabili mostra che Tether e simili token con collaterale fiat o con collaterale in materie prime sono in testa in termini di capitalizzazione di mercato. DAI (MakerDAO) e altri progetti cripto-collateralizzati sembrano essere le alternative più promettenti. Tuttavia, hanno ancora molte carenze, potenzialmente più su larga scala, come ad esempio affrontare la robustezza dei loro meccanismi nel caso di un evento black swan.

Tutti i token stabili, anche quelli più decentralizzati, sono in qualche modo legati ad un altro asset sottostante in un rapporto 1:1. A seconda delle dinamiche di mercato, il rapporto di ancoraggio potrebbe essere volatile. Una volta che le economie si sviluppano intorno al token stabile, creando alcuni effetti di rete, il peg potrebbe iniziare ad avere meno importanza. Questo potrebbe essere il caso qualora le imprese siano disposte ad accettare un token stabile, che è anche accettato da altre imprese. Mantenere un ancoraggio perfetto diventa meno importante quando il token diventa un mezzo di scambio ampiamente accettato.

Inoltre, qualsiasi implementazione di token stabile deve affrontare il problema dell'oracolo. Se il token è ancorato al valore di un asset, il sistema ha bisogno di un canale decentralizzato per ricevere dati sul tasso di cambio tra il token stabile e l'asset a cui è ancorato. Tuttavia, nessuna delle soluzioni esistenti è ancora completamente decentralizzata o completamente affidabile.

I token stabili devono sempre affrontare "il trinomio impossibile" con cui si confrontano anche le valute convenzionali, il trade-off tra (i) politica monetaria autonoma, (ii) stabilità del tasso di cambio, e (iii) mobilità del capitale. Poiché la mobilità del capitale è data nel contesto di un token crittografico, e la stabilità del tasso di cambio deve essere raggiunta, si deve rinunciare alla politica monetaria autonoma (vedi Tether). Gli economisti sostengono che i sistemi di token con regole di fornitura più autonome non avranno mai tassi di cambio stabili rispetto alle valute convenzionali. Tuttavia, si può mettere questo verdetto in prospettiva, se si considera un token crittografico non come un concorrente di una valuta convenzionale, ma piuttosto come un nuovo asset alternativo. Nessuno si è fatto l'idea che gli asset convenzionali, quali le azioni, debbano avere un valore stabile, né questa mancanza di stabilità ha ostacolato la loro ampia adozione.

Ultimo, ma non meno rilevante, è importante sottolineare che i token stabili potrebbero non essere l'unica soluzione alla volatilità dei prezzi dei token. Assicurazioni o derivati finanziari potrebbero fornire alternative o almeno metodi complementari per mitigare la volatilità dei prezzi. La copertura del rischio (hedging) è una strategia di investimento che può essere utilizzata per ridurre il rischio finanziario, bilanciando le posizioni sul mercato per proteggersi dalla volatilità dei prezzi. Una combinazione di applicazioni DeFi potrebbe essere utilizzata per creare tali soluzioni P2P derivate e di copertura (per approfondire: Parte 3 - Prestito decentralizzato).

Token stabili di successo potrebbero risolvere gli impedimenti all'uso dei token come unità di conto, e quindi come mezzo di scambio giornaliero. Si tratta di un importante catalizzatore per applicazioni decentralizzate e un'economia dei token fluida. Tuttavia, la stabilità è solo una delle tante sfide per rendere i token un mezzo di scambio per i pagamenti quotidiani. Senza privacy, nessun token sarà fungibile, e senza scalabilità e migliore usabilità del portafoglio, sia le imprese che i consumatori non adotteranno questa nuova tecnologia.

Riassunto del capitolo

La stabilità del valore è una delle funzioni più importanti della moneta per fungere da unità di conto. Lo scopo dei token stabili è quello di fornire un valore stabile contro il prezzo di un altro asset.

Il protocollo Bitcoin ha introdotto un algoritmo di consenso innovativo, ma questo definisce solo una politica monetaria rudimentale che semplicemente regola e limita la quantità di token coniati nel tempo. Il protocollo non fornisce la stabilità dei prezzi.

I token di protocollo di ultima generazione sono poco pratici per i pagamenti quotidiani. Senza un mezzo di scambio stabile, nessuna delle parti di uno smart contract può fare affidamento sul prezzo denominato di un certo token. Questa mancanza di stabilità del prezzo ha portato alla nascita di token stabili negli ultimi anni.

Proprio come lo sviluppo di un algoritmo di consenso sicuro ha richiesto decenni di ricerca e sviluppo, un ammontare equivalente di rigore accademico è richiesto per sviluppare gli aspetti di politica monetaria dei token. C'è molto che si può imparare dalla macroeconomia e da decenni di esperienza con le politiche monetarie stabilite dai governi e dalle banche centrali che cercano di raggiungere la stabilità della valuta, sia le cose da fare che quelle da non fare.

Tipi di token stabili: (i) token stabili garantiti da asset; (ii) token stabili collateralizzati; (iii) valute digitali delle Banche Centrali, e (iv) token stabili algoritmici.

I token stabili sono elementi indispensabili per una fiorente economia dei token; altrimenti, gli smart contract e le applicazioni decentralizzate rimarranno un fenomeno marginale, poiché pongono un alto rischio per entrambe le parti di uno smart contract, l'acquirente e il venditore.

Le aziende non sono propense ad accettare token su larga scala se il loro valore può diminuire drasticamente in un breve lasso di tempo, o se non ci sono altri modi per mitigare questo rischio.

I token stabili potrebbero non essere l'unica soluzione alla volatilità del prezzo dei token. Assicurazioni o derivati finanziari potrebbero fornire alternative o almeno metodi complementari per mitigare la volatilità dei prezzi. La copertura del rischio (hedging) è una strategia di investimento che può essere utilizzata per ridurre il rischio finanziario, bilanciando le posizioni sul mercato per proteggersi dalla volatilità dei prezzi. Una combinazione di applicazioni DeFi potrebbe essere usata per creare tali soluzioni di derivati e di copertura P2P.

Riferimenti e approfondimenti

Note a piè di pagina

[^1]: Un sistema bancario in cui solo una frazione dei depositi bancari è sostenuta da contanti effettivi che sono disponibili per il prelievo è chiamato sistema bancario a riserva frazionaria. Mentre le banche sono tenute a tenere una certa quantità del contante che i depositanti danno loro, non sono obbligate a mantenere l'intero ammontare. Sono tenute a tenere solo il 10% del deposito come "riserve". Questo sistema libera il capitale per i prestiti ed è usato come strumento di politica economica espansiva.

[^2]: Il quantitative easing è un meccanismo di intervento di politica monetaria in cui una banca centrale acquista titoli dal mercato al fine di fornire alle banche più liquidità, incoraggiare gli investimenti e aumentare l'offerta di moneta con le riserve bancarie di nuova creazione. Si tratta di un metodo alquanto non convenzionale che viene utilizzato quando i tassi di interesse sono già vicini allo zero per cento.

[^3]: Il sistema bancario a riserva totale è un sistema in cui le banche devono conservare in contanti l'intero ammontare dei fondi di ogni depositante, in modo che possa essere ritirato dal depositante in qualsiasi momento. I fondi non sarebbero prestati a qualcun altro.

[^4]: Il signoraggio è una forma di tassa sull'inflazione, che restituisce risorse all'emittente della moneta, e può essere una fonte di entrate per un governo. Deriva dalla differenza tra il costo di produzione e distribuzione del denaro e il suo valore.

[^5]: Un oracolo è costituito dai dati inseriti in uno smart contract (per approfondire: Parte 2 - Smart Contract).

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