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Definizione esaustiva di Casi Testati + Introduzione di un nuovo dato sui tamponi per calcolare correttamente la percentuale di positività al tampone #864
Comments
Seguo con molto interesse.. |
@Rabelaiss ho provato a graficare i dati che abbiamo ad oggi a disposizione e cioè:
Alla fine, come hai simulato tu con il caso di esempio, la "verità sta nel mezzo"...però sarebbe interessante approfondire ulteriormente.. |
Ciao a tutti, |
Grazie @umbros |
Ciao a tutti, |
Per pignoleria, la domanda dell'utente sopra a #876, e' stata rediretta qui in attesa di una risposta piu' precisa, sottilmente elusa, oppure la risposta e' che, si', le regioni tengono un database complessivo e anche a distanza di mesi se la stessa persona viene testata una seconda volta il suo caso NON entra nel campo dei casi testati? |
@Abalieno leggi il commento di umbros poco sopra, quindi la risposta alla tua domanda è sì |
...No. La risposta e' ambigua e generica. Il diavolo sta nei dettagli, e come scritto per pignoleria e' ragionevole chiedere una risposta netta e specifica. Anzi, se devo interpretare quello che ha scritto, io penso: abbiamo un criterio generale, e nessuno e' veramente in grado di garantire se e come venga concretamente rispettato (inserire discrezionalita' regionale). Un conto e' la regola, un conto l'applicazione. E forse il problema e' proprio che nessuno e' in grado di rispondere con certezza. Non mi meraviglio. La cosa assurda e' ovviamente che siamo a Ottobre e ancora non e' stato possibile mettere i tamponi di controllo in un campo a parte. Di questo ci si lamentava gia' ad Aprile quando i tamponi di controllo sono diventati piu' numerosi. |
D'altronde il dato del rapporto positivi/tamponi o positivi/persone testate è ora ulteriormente disturbato dall'uso dei test rapidi, non conteggiati ma condizionanti un aumento del numeratore (per via del tampone di controllo dei test positivi) e non del denominatore. |
@Paulsword Forse si riferisce al caso dei test rapidi negativi, che, non essendo seguiti da tamponi, non sono conteggiati a denominatore? Altra domanda: i test rapidi sono fatti ovunque in Italia? Dalle mie parti, in Toscana, non mi risulta che li facciano. |
@Doc73 sta proprio lì il problema: chi e quanti ne fanno non è dato saperlo. E certo, il tema è che si ritestano i positivi, non i negativi, quindi il rapporto positivi/casi testati aumenta (aumenta parecchio già di suo, figurati adesso). |
@Paulsword non penso di aver capito. |
Il test rapido ha sensibilità inferiore al molecolare, quindi è molto probabile che il tampone di controllo risulti positivo. Fanno sostanzialmente un primo filtro passa-positivi, che quindi impatta sul rapporto positivi/tamponi. |
Buongiorno a tutti, Ad esempio, con il numero di ieri (21.10.2020) il risultato sarebbe di 1 positivo su 7? |
@davpirelli non è corretto, leggi l'esempio nella sezione "Problema della determinazione della % di positività al tampone" |
Hi @umbros Ciao @umbros |
A conversation on the GitHub repository (pcm-dpc/COVID-19#864) of the Department of Civil Protection leads us to strongly suspect that people undergoing multiple rounds of testing over the course of the pandemic are not repeatedly counted in these figures. For this reason, since 23 October 2020 we use the "tests performed" series as our series of reference for Italy's testing data.
Noto che il tuo grafico genera un caso negartivo (minore di zero), la qual cosa rappresenta un'anomalia. Ti suggerisco di far riferimento sempre a 'nuovi_positivi' ogniqualvolta hai bisogno di Delta(casi_totali). |
Occhio perché detto così sembra che i vecchi valori nella serie |
Esatto, i vecchi valori restano immutati, se vogliamo è proprio quello il problema, ma considerata l'entità degli interventi non starei a fasciarmi la testa. Ah, scusa: ho quotato te, ma vrei dovuto quotare 'DataEnthusiast84'. |
( Zčzaz3eč un
…On Sun, Oct 25, 2020, 6:35 PM LucaZeta ***@***.***> wrote:
Occhio perché detto così sembra che i vecchi valori nella serie
totale_casi vengano modificati quando avviene un riconteggio.
Esatto, i vecchi valori restano immutati, se vogliamo è proprio quello il
problema, ma considerata l'entità degli interventi non starei a fasciarmi
la testa.
Grazie comunque per aver sottolineato questo aspetto.
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.
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Per ottenere una migliore approssimazione ho utilizzato fino ad ora: |
La differenza è davvero irrisoria e l'approccio senza razionale: |
Mi sembra un po' ingenuo e superficiale il tuo commento riportando tra l'altro come risposta un grafico che sembra a livello Nazionale: Ad esempio sottraendo il doppio del delta dei guariti in alcuni casi (regioni con pochi casi) il numero di tamponi andava sottozero, oltre a questo manca regione per regione la tempistica dei due tamponi per decretare la guarigione. Quindi un assunzione come lo scalare due tamponi per i guariti in un giorno, che e' sicuramente efficace se si considera a livello di percentuale complessiva fino ad una certa data, vista giornalmente risulta più difficile da gestire. Questo non significa razionalmente sbagliato, in quanto quei tamponi positivi sono stati fatti, non e' facile definire in che giorno ma si possono trovare tecniche per approssimare. |
Ho risposto ad un tuo post che riporta un grafico a livello nazionale, ho verificato la formula che hai proposto e ne ho tratto delle conclusioni. Ti ho fornito il feedback che hai richiesto. Visto come l'hai presa non aspettartene altri. |
Ben venga la discussione invece, se reputi che qualcosa sia senza "razionale" e' opportuno sempre spiegare il perché, e nessuno se la prende. Il tema e' delicato e merita precisione: questa e' l'essenza del mio commento.. |
Buonasera, Fino ad oggi pensavo che il dato dei casi_testati fosse uguale ai tamponi meno i tamponi_di_controllo, e che invece tamponi_post_negativo incidessero nel conteggio. Il che mi sembrava sensato anche per motivi di privacy e trattamento dati. Grazie mille, |
Al netto di ogni imperfezione i casi_testati sono definiti come "Totale dei soggetti sottoposti al test" e come tale non prende in considerazione i tamponi o il loro esito, solo il nominativo della persona. L'indice conta il numero di nominativi univoci registrati dall'inizio dell'epidemia. |
Grazie sei stato molto chiaro. Non mi sono spiegato bene io probabilmente . Facendo riferimento alle variazioni giornaliere , ad esempio quelle di ieri , vediamo 234000 tamponi circa e 133478 casi testati. Mi riferivo al valore assoluto di 16.14% rispetto a 234.000 e 28.5% rispetto a 133478. |
Il tuo ragionamento è corretto, infatti:
Ora, dato che la formula utilizzata per ottenere le percentuali è rispettivamente nuovi_positivi/D_tamponi e nuovi_positivi/D_casi_testati non deve sorprenderti che se moltiplichi le percentuali rispettivamente per D_tamponi e D_casi_testati ottieni lo stesso numero che identifica i nuovi_positivi. Credo che siamo riusciti a risolvere il mistero, forse. |
Ovvio certo a livello matematico si che è corretto . Mi chiedevo allora, i quasi 38000 nuovi postivi, sono tamponi positivi non i nuovi veri positivi. Sono i tamponi positivi usciti dai 234000 tamponi . Corretto? Se questo fosse corretto, fra questo 38000, saranno compresi anche tampone positivi T1 ad esempio. Qui viene il lui dubbio ovvero che senso ha relazionare questo numero con i casi testati che per definizione sono tutte quelle persone che lo fanno per la prima volta in quel giorno X? Il 28,5% esprime una relazione fra 37900 e 133478. Ma 133478 esclude tutti i tamponi di controllo mentre il numero 37900 ne tiene conto. Questo mi chiedevo . Se questo è corretto la percentuale sovrastima e da come un limite max di casi, non effettivamente quanto e la positività vera sui casi testati. Grazie mille |
Non e' corretto sono i nuovi positivi, ovvero nuovi individui che rientrano nel conto dei positivi. |
Molto bene, ecco la domanda che mi aspettavo. |
PS, per non essere frainteso ci tenevo a dire che nonostante il limiti che delineo sopra, si tratta comunque di informazioni preziose, che si possono utilizzare per le analisi con la dovuta attenzione. |
Quindi bisogna convenire con un dato di fatto. C'è grande confusione fra valori assoluti/relativi e sulla mancanza di suddivisone interna per insiemi di tamponi , con qualsiasi criterio possibile . A parer mio il nostro paese sta facendo affidamento su alcuni dati assolutamente non veritieri , alcuni, non tutti ovviamente. Grazie ad ognuno di voi, sono appena entrato qui e già ho avuto modo di discutere intelligentemente più che negli ultimi 3 mesi al di fuori di qui. |
Non ho seguito Vespa, non mi e' chiaro cosa intendi? se si intende con questo la possibilità di riammalarsi, dopo guarigione sarebbe effettivamente un dato importantissimo. Non credo invece all'incertezza dei dati in questo sito riguardo al numero dei nuovi positivi, risulta si evidente qualche bias qui e la, ma una interpretazione errata rilevante di questo dato andrebbe a minare tutto il modello, e risulterebbe immediatamente incrociando i dati sui nuovi positivi con altri: infetti, guariti e deceduti. |
Anche perché ragazzi, come viene detto sopra , se si considera il fattore T come classificazione di suddivisione dei nuovi positivi , per forza di cose si avrà una sovrastima giornaliera della percentuale di postivi sui casi testati . |
No, non intendevo dire quello. Il livello 'T' mezionato è l'identificativo generico del tipo di tampone analizzato: T0 il primo, T1 il primo di controllo e via così. Non so figurarmi cosa ti sia immaginato. |
|
Il soggetto era il dato "nuovi_positivi", non capisco che problemi ci possono essere su questo dato, essendo concettualmente la somma dei nuovi positivi nelle diverse regioni, che sono presi in carico dalle varie ASL, potrà esserci sicuramente qualche errore di trasmissione, ma alla fine il dato è quello. |
@LucaZeta sisi ma infatti era giusto per chiarire che nei T0 ci sono anche i pazienti che hanno effettuato già tamponi ma con esiti negativi ;) |
Scusate se mi inserisco, molto interessante il codice T0 mi da la speranza che il dato dei "casi testati mai positivi prima" possa essere recuperato, ma sapete se è una modalità utilizzata da tutte le regioni o solo dalla Toscana? Dalla risposta di @umbros "Ciao a tutti, |
L'indice casi_testati non ha nessuna relazione con l'esito dell'analisi del tampone: è un indice che conta il numero di persone che per qualche motivo si è sottoposto ad analisi del tampone. Nel caso dell'esempio che riporti, a fronte de seconto test tampone-molecolare: non incrementerà il l'indice casi_testati, incrementerà l'indice tamponi (indipendentemente dall'esito dell'esame), incrementerà l'indice nuovi_positivi a seconda dell'esito dell'esame. |
Grazie, quindi per tornare all argomento di questa discussione "..calcolare correttamente la percentuale di positività al tampone " calcolare positivi su casi testati giornalieri o settimanali che sia, rischia di sovrastimare il rapporto, perché più andiamo avanti meno casi testati "nuovi" ci saranno. Mentre se avessimo il valore di T0 indicato nel documento della Toscana, potremmo calcolare il rapporto corretto. |
Rifletti sul fatto che al netto di errori e imperfezioni: si passa a T1 e successivi solo a fronte di un T0 positivo, se può esserti utile. |
Secondo me non ha senso, vedi le definizioni di casi testati date in questo thread. Oltre a questo il dato casi testati per come e' concepito qui (cumulativo di casi testati la prima volta) non e' utilizzabile per stimare un tasso di positività veritiero. Per essere efficace il dato casi testati dovrebbe contenere i test diagnostici fatti in un certo giorno finalizzati alla diagnosi di nuovi casi, non dovrebbe essere cumulativo, in quanto non ha senso sommarli, ma giornaliero. |
Questo e' il mio sito aggiornato con il calcolo del tasso di positività per tutte le regioni d'Italia e le previsioni sull'andamento dei ricoverati. |
@magaspari, quindi sarebbe un altro "magheggio" della Regione Sicilia? Pensavo fosse solo broccionaggine. |
Credo che alla base ci sia un interpretazione diversa di ciò che si dovrebbe inviare (senza verifica a monte). Si spera che almeno il dato tamponi sia corretto, osservando il confronto con l'incidenza (che segue i tamponi) nel mio sito non si notano stranezze evidenti. |
Richiesta di informazione
La definizione di Casi Testati nella wiki è
da cui sembra abbastanza chiaro che il numero dei casi testati contenga il primo tampone fatto ad una certa persona ma non i successivi, ossia ci dice quante persone diverse sono state sottoposte a tampone.
È corretto, dunque, dire che l'incremento odierno dei casi testati rappresenta i tamponi fatti a chi prima di oggi non aveva mai fatto il tampone?
@umbros potreste confermare/smentire l'affermazione e la successiva domanda? Vi ringrazio
Problema della determinazione della % di positività al tampone
Assumendo vero quanto appena detto, la percentuale ottenuta dividendo nuovi_positivi per l'incremento dei casi_testati potrebbe non indicare con esattezza la percentuale di positività al tampone perché nei casi testati mancherebbero i tamponi successivi al primo fatti ad una persona non positiva, tra i quali rientrano quelli fatti periodicamente ai lavoratori a rischio (personale sanitario, forze dell'ordine, ecc).
Facciamo un esempio, oggi sono stati analizzati 10 tamponi fatti ad altrettanti positivi in attesa di guarigione, 10 tamponi fatti ad altrettante persone risultate negative al precedente tampone e 10 tamponi fatti ad altrettante persone che non erano mai state testate in precedenza. Dal secondo gruppo di tamponi 6 sono risultati positivi mentre dal terzo gruppo 0 sono risultati positivi.
In questo scenario i dati forniti dal Ministero sarebbero nuovi_positivi = 6, incremento tamponi = 30, incremento casi testati = 10 e quindi tutto quello che potremmo dire sarebbe che la positività è almeno del 6/30 = 20% e al massimo del 6/10 = 60%.
Con tutti i dati a disposizione sappiamo che in realtà la positività è del 6/20 = 30%` (dove 20 è la somma tra i tamponi del gruppo 2 e i tamponi del gruppo 3), valore ben diverso dagli altri due.
Richiesta di dati
Come abbiamo visto, possiamo distinguere 3 diversi gruppi di tamponi (ce ne sono altri?)
Il ministero fornisce il numero totale dei tamponi, ossia il dato
tamponi
, e il numero dei tamponi del terzo gruppo, ossia il datocasi_testati
, ma questi dati non sono sufficienti per determinare i tamponi degli altri due gruppi, e quindi non possiamo determinare correttamente la % di positività al tampone.È quindi necessaria l'introduzione di un nuovo dato che rappresenti i tamponi del gruppo 1 o del gruppo 2, per trovare i tamponi del gruppo restante bastarebbe poi sottrarre i due gruppi conosciuti al totale dei tamponi.
Suggerimenti per il nome del nuovo dato potrebbero essere
tamponi_di_controllo
per i tamponi del gruppo 1, etamponi_post_negativo
per i tamponi del gruppo 2.Interesse pubblico
Date per vere le considerazioni fatte nella prima sezione, con i dati attualmente disponibili non si può calcolare con precisione la percentuale di positività al tampone, ma solo una sottostima (casi / tamponi) e una sovrastima (casi / casi testati).
L'introduzione del nuovo dato permetterebbe a tutti coloro che analizzano i dati di poter calcolare la percentuale corretta di positività al tampone.
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