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AJarvis - Assistente virtuale di cerimonie Agili

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GiacomoDM/ajarvis

 
 

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AJarvis

Progetto AJarvis, capitolato C1, per la proponente zero12. Basato su express.js e Google Cloud Platform

Indice

  1. Installazione
  2. Uso
  3. Struttura
  4. Contribuire
  5. Test
  6. Documentazione
  7. Tecnologie
  8. Documentazione Esterna

Installazione

Tutte le guide in questa sezione sono necessarie per poter avviare correttamente il server.

Node.js

  1. Installare Node.js, versione LTS 8 (o più recente, ma sempre LTS):
    • Windows: scaricatelo ed installatelo da nodejs.org, Windows Installer, 64-bit;
    • Ubuntu/Debian: aggiungete il repository con curl -sL https://deb.nodesource.com/setup_8.x | sudo -E bash - ed installatelo con sudo apt-get install -y nodejs.
  2. Una volta installato assicurati di avere i comandi node e npm disponibili da terminale. Se no, riaprite il terminale, sloggatevi o riavviate il computer.
  3. Da terminale, andate nella cartella <repo> ed eseguite npm install.

Google Cloud SDK

E' consigliato creare un nuovo progetto su Google Cloud Platform da usare appositamente per AJarvis evitando di generare conflitti con la nomenclatura del bucket su Google Cloud Storage e delle entity su Google Cloud Datastore.

  1. Creare un file JSON contenente delle credenziali valide per un account Google Cloud Platform seguendo la procedura descritta alla pagina https://cloud.google.com/sdk/docs/authorizing#authorizing_with_a_service_account
  2. Posizionare il file appena creato nel percorso webserver/service-account.json

AJarvis utilizza Google Cloud Datastore come database non relazionale per la persistenza dei dati.

  1. Aggiungere gli indexes personalizzati al Datastore dal file webserver/lib/gcp/index.yaml seguendo la guida https://cloud.google.com/datastore/docs/tools/indexconfig#Datastore_Updating_indexes
  2. L'operazione potrà richiedere del tempo, solitamente qualche minuto.

Infine creare un file webserver/service-account.json contentente delle credenziali valide per un account Google Cloud.

Riferimenti: GCP Node.js Tutorial (YT), Getting Started with Authentication.

Uso

Assicuratevi di aver installato tutti i componenti necessari, come descritto nella sezione di Installazione.

Avvio

  1. Per avviare il server in locale, andate nella cartella webserver ed eseguite npm start;
  2. Il server sarà raggiungibile all'indirizzo di default http://localhost:3000.

Monitoraggio/Debug

Una volta avviato, sulla console verranno mostrati i messaggi relativi alle richieste inviate al server ed eventuali errori/eccezioni.

  • Ad esempio, se andate sulla home verrà scritto GET /, ovvero la richiesta GET per la homepage.
  • Se ci sono stati errori verranno ugualmente mostrati sulla console, completi di stacktrace di dov'è successo.

Struttura

È diviso in una cartella principale e la cartella specifica del webserver.

Devtools (cartella principale)

La cartella principale contiene tools per il development (al momento solo le regole per eslint, ma più avanti anche per il testing), mentre le altre cartelle sono per i componenti più specifici.

<repo>
    └── webserver

Webserver (cartella webserver)

La cartella webserver si occupa esclusivamente del webserver express. Al momento è anche la cartella dove andrà tutto il nostro progetto (es. registrazione, web ui, interazione con GCP, text-mining, ecc).

webserver
    ├── bin/
    │   ├── www
    ├── public/
    │   ├── css/
    │   ├── img/
    │   └── js/
    ├── routes/
    ├── views/
    ├── uploads/
    ├── app.js
    └── app.yaml
  • bin/: separa l'app Express dal server, per semplificare il testing ("Separate Express 'app' and 'server'"):
    • www: script in Node.js per avviare il server (invocato dal comando npm start);
  • public/: tutti gli asset "statici", come JS, CSS e immagini vanno qui, nelle rispettive cartelle. Contiene la favicon.ico.
  • routes/: ogni pagina o gruppo di pagine è indicato in un file che ne specifica la sua route.
  • views/: template e layout delle pagine
  • uploads/: cartella nella quale il webserver salva i file caricati; verrà generata se provate a uploadare un file.
  • app.js: file principale contenente il server Express.

Contribuire

Per contribuire al progetto seguite le linee guida che trovate su CONTRIBUTING.md. Lì potete trovate le regole di stile per i vari linguaggi e come fare il setup dell'IDE atom.

Test

Un'analisi statica dal codice sorgente verrà eseguita da eslint. I test di integrazione, unità e di sistema sono eseguiti da jest.

Per più informazioni riferirsi alla sezione Contribuire.

Per avviare i test eseguire:

$ npm test

Documentazione

La documentazione va generata localmente, e la potete trovare nella cartella docs/devdocs. Per generare la documentazione interna eseguite:

$ npm run generate-docs

Tecnologie

Alcune tecnologie e "Scelte implementative" le potete trovare su docs/tecnologie.md.

Documentazione Esterna

Google Cloud Platform (GCP)

Riferitevi sempre alla documentazione in Node.js. Il primo link è la documentazione generale, mentre API si riferisce direttamente alle API Node.js.

HTML/CSS Handlebars/Bootstrap

  • Documentazione di Bootstrap: docs per tutti gli elementi e componenti di Bootstrap;
  • Handlebars.js: template engine.
    • hbs: addattamento di Handlebars per Express. Docs più specifica per funzioni avanzate, per il resto affidarsi alla docs ufficiale di Handlebars.

JS ed ES6+

Express.js è utilizzato per il backend e gira su Node.js, il quale supporta ES6+, cioè la versione moderna di JavaScript. Per cominciare vi elenco alcune guide:

Express

Express è il framework che governa tutto il lato backend del server. Tramite il ruoter gestisce i path delle pagine disponibili. Ogni ruote ha le proprie richieste (request) e risposte (response).

About

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Packages

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  • JavaScript 77.6%
  • HTML 20.7%
  • CSS 1.7%